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I nostri auguri per il 2008


All’inizio di un nuovo anno è consuetudine, insieme agli auguri, condividere dei buoni propositi e desideri di cambiamento.

Milano è una città “faticosa” da vivere, soprattutto per chi sceglie una mobilità “disarmata”, cioè leggera, sostenibile, non inquinante, come la bicicletta. Noi continuiamo a ricevere segnalazioni, proposte, lamentele, sfoghi, commenti amareggiati, incoraggiamenti a resistere. A tutti vogliamo dire: da soli non sarà facile, resistiamo insieme. Aiutiamoci.

Vogliamo augurarci che con il nuovo anno si ponga fine alla beffa dei parcheggi per biciclette disegnati con la sola segnaletica orizzontale. Se ne contano a decine in giro per Milano: impossibile utilizzarli. Noi vorremmo poter disporre finalmente di attrezzature funzionali e di qualità, esteticamente gradevoli e ben diffuse sul territorio, a partire dai luoghi in cui vi è maggiore richiesta, dove parcheggiare in sicurezza la bici senza doverci per forza attaccare... ai pali, creando magari anche ostacolo alla circolazione dei pedoni.

Vogliamo augurarci che nel 2008 abbia termine lo sconcio di piste ciclabili che svaniscono nel nulla (come quella che scende dal ponte di via Novara), che non portano da nessuna parte (come quella sul cavalcavia Bussa), improponibili (come quella che procede tra zig-zag e sobbalzi in via Melchiorre Gioia), realizzate in modo inappropriato (come la pista in brecciolino di viale Molise o quella in pavé di via San Marco). E’ tempo di piste ciclabili di qualità, all’altezza di una città sedicente europea, progettate e realizzate in modo competente quando e dove servono, pensate in funzione dei bisogni di chi sceglie e utilizza la bici. Ed è tempo di attuare anche un serio piano di manutenzione e messa in sicurezza dell’infrastruttura esistente.

Vogliamo augurarci che, a partire da quest’anno, si riesca a pianificare in modo serio la rimozione di quegli spezzoni di binari inutilizzati che, sparsi nelle strade milanesi per oltre venti chilometri, giacciono da anni e decenni, rendendo tormentata e pericolosa la vita anche ai ciclisti.

Vogliamo augurarci che, in fatto di mobilità ciclistica, sia finito il tempo delle “opinioni”, delle “analisi” e dei “proclami” e che, con il 2008, sia giunto quello delle “realizzazioni”. Che non si pensi solo in termini di piste ciclabili, bensì a rendere ciclabile l’intera città. Che si lavori per realizzare una ciclabilità diffusa, per favorire una completa permeabilità alla bici nella nostra città. Che si promuova quindi finalmente una mobilità alternativa, anziché insistere sui motori alternativi.

Vogliamo augurarci che chi, come ATM, svolgendo una funzione di servizio pubblico, deve occuparsi della mobilità dei cittadini, collaborando altresì alla riduzione dell’inquinamento, manifesti un segnale di attenzione e, con il nuovo anno, dimostri maggiore impegno per favorire l’intermodalità tra bicicletta e mezzi pubblici, anche sulla scorta dei molti positivi esempi che giungono dalle aziende di trasporto operanti all’estero, in Europa.

Vogliamo augurarci di non dover più leggere, come è accaduto in questi giorni, che i velotaxi, diffusi in città come Vienna, Berlino, Parigi, a Milano vengano respinti dal Comune in quanto bollati come “inidonei al servizio pubblico”.

Vogliamo augurarci che il senso di insicurezza stradale non sia più la principale componente che impedisce ai cittadini di usare la bicicletta in città, per il tempo libero e per la mobilità quotidiana: molte, troppe sono ancora le persone che non usano la bici perché hanno paura, o che la usano con persistente timore. Troppe le vittime sulle strade, spesso provocate o concausate dalla velocità. La sicurezza della circolazione stradale non nasce dal caso, ma richiede la collaborazione di tutti.

In una città che sembra non saper più prestare attenzione, e che qualcuno ritiene gelida e nevrotica, vogliamo augurarci che quelle dichiarazioni tante volte istituzionalmente manifestate di voler “ascoltare i cittadini” (da ultimo il Sindaco nella sua lettera ai milanesi in occasione dell’avvio dell’Ecopass) si traducano finalmente in un ascolto e in un’attenzione concreti e non occasionali: il desiderio di partecipazione c’è ed è importante non frustrarlo.

A questo proposito, sui temi del traffico, vogliamo augurarci che sia giunto il tempo delle scelte sostenibili e che si getti finalmente alle spalle l’irrazionale politica di costruzione dei parcheggi sotterranei a rotazione nel centro di Milano (Darsena, piazza Meda, piazza Sant’Ambrogio, per citare i più eclatanti) o a spese del verde pubblico.

Vogliamo augurarci che questa città sappia anche riscoprire il valore di un sorriso scambiato tra le persone e il rispetto per la civile convivenza, fatta anche di piccoli gesti. Raccogliamo così l’appello di un amico che qualche tempo fa ci ha scritto: “In una città un po’ triste, frettolosa, assente perché non invitare tutti i ciclisti a scambiarsi un sorriso, un saluto con la mano, una scampanellata ogni volta che si incontrano lungo le strade cittadine? In modo plateale, impudico, quasi esibizionistico. Un corporativismo di “buone maniere” in grado di unire il popolo delle due ruote e magari di fare apprezzare la bici a tutti i forzati dell’auto”.

Il futuro non dipende solo da noi, ma dipende certamente anche da noi, dalla nostra capacità di attivarci, di impegnarci, senza attendere che “altri” lo facciano e con la consapevolezza che le scelte individuali producono le tendenze collettive. Una frase attribuita al mahatma Gandhi ammonisce: “Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo”. In tutto questo, auguro quindi anche alla nostra associazione di essere sempre più forte, grazie al sostegno dei soci, che auspico sempre più numerosi e motivati, e di saper ascoltare e rappresentare con autorevolezza, competenza, attenzione e sensibilità i temi della mobilità sostenibile e ciclistica nella nostra città, perseguendo con costanza e determinazione l’impegno a favore di una città dal volto umano e a misura di bici.

Buon anno a tutti.


    Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus e coordinatore regionale FIAB Lombardia)

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