Contro il progetto della "Via d'acqua" per Expo

Valutazione attuale:  / 8

Mentre si affrettano i lavori per Expo 2015, investendo l'amministratore delegato Giuseppe Sala anche dei poteri di commissario straordinario del Governo, è in corso un acceso dibattito intorno al progetto della cosiddetta "Via d'acqua": un canale cementizio che procederà da nord a sud nell'ovest di Milano per portare acqua dal canale Villoresi al sito espositivo alimentandone il laghetto, per poi uscirne e raggiungere il Naviglio Grande a S. Cristoforo, con un beneficio di contributo idrico per lo stesso assolutamente modesto.
Si tratta di un'opera che è stata definita "strategica" per giustificarne la realizzabilità a tutti i costi, ma che in realtà serve a ben poco, fa tanto male e costa molto: queste opere avranno un impatto devastante su territori protetti e tutelati come il Parco delle cave, il Parco di Trenno ed il Boscoincittà.

L'insicurezza delle strade di Milano e le responsabilità

Valutazione attuale:  / 5

A Milano in meno di un mese una ragazzina di 13 anni e un bambino di 10 sono stati investiti sulle strisce pedonali e gravemente feriti.

Si potrebbe dire che sono delle fatalità o il frutto di comportamenti individuali irresponsabili. Ma
purtroppo così non è. Quante volte a Milano capita di vedere un vigile multare un automobilista per
eccesso di velocità o per non aver rispettato la precedenza del pedone sulle strisce? Eppure queste gravi
infrazioni vengono compiute di continuo, sotto gli occhi di tutti: il senso di impunità diffuso è complice di
queste violazioni del codice della strada.

Ciclobby, e poi il Tavolo della ciclabilità di cui Genitori Antismog fa parte, hanno chiesto all'assessore
competente Granelli, già all'indomani della morte di Giacomo Scalmani, a novembre 2011, di istituire un
sistema di verifica delle sanzioni sui temi della sicurezza in bici e a piedi. Un tema assolutamente cruciale
per la mobilità sostenibile a Milano e per consentire ai cittadini di Milano di muoversi – senza auto – in
condizioni di relativa sicurezza. La richiesta, reiterata più volte da allora, è ancora dopo oltre due anni
inevasa, nonostante le promesse dell'assessore Granelli. Le politiche di sanzione sono il frutto di direttive
politiche. Il silenzio sul tema delle sanzioni equivale ad una ammissione di colpa.

Nel frattempo il Sindaco Giuliano Pisapia, dimentico delle richieste che gli vengono dai suoi concittadini,
sente la necessità di siglare accordi internazionali per la ciclabilità e la mobilità dolce. Ma a Copenaghen,
caro Sindaco, non si sognerebbero di trasformare i marciapiedi in luoghi di sosta per le auto con righe
nuove di zecca (come in via Archimede).

Cosa sta insegnando questa amministrazione ai bambini delle scuole che si stanno iscrivendo a Siamo Nati
per Camminare? Che le auto hanno sempre, ovunque, e anche illegalmente, la precedenza?

Alla luce di tutto quanto precede, Fiab Ciclobby e Genitori Antismog chiedono al Sindaco
di verificare concretamente l'adeguatezza delle persone cui ha delegato il governo della
sicurezza del traffico e della mobilità cittadina e di valutare se non sussistano i
presupposti per una revoca degli incarichi conferiti.

Articolo su Metronews: http://www.metronews.it/master.php?pagina=notizia.php&id_notizia=19222

Alzaia Martesana chiusa per lavori

Valutazione attuale:  / 5

Alcuni media hanno segnalato nelle scorse settimane che vi saranno oltre due mesi di chiusura per la pista ciclabile lungo il naviglio della Martesana.
A causare l'interruzione, il cantiere per la costruzione della Tangenziale est esterna di Milano, che collegherà Melegnano ad Agrate.
Per i lavori della Tem, viene «chiusa al transito dal 25 gennaio al 30 marzo 2014 la pista ciclabile nel tratto compreso tra il sottopassaggio di Gorgonzola e l'intersezione con la via Roma in Bellinzago Lombardo». Il comunicato è dell'Assessorato provinciale alle Infrastrutture.

La notizia si ritrova sul sito dell'assessorato provinciale (http://tinyurl.com/owkkjj6) e su quello del Comune di Gorgonzola, mentre nulla dice il Comune di Bellinzago.

Il 26 gennaio il presidente di Fiab Milano – Ciclobby, Eugenio Galli, ha scritto a Giovanni De Nicola, Assessore Infrastrutture - Viabilità e trasporti - Mobilità ciclabile - Opere pubbliche stradali della Provincia di Milano: «Considerata la rilevanza dell'itinerario sul Naviglio Martesana, sia in un'ottica di mobilità quotidiana sia del tempo libero, e tenendo conto che si tratta di uno dei pochi realmente "fruibili" e intensamente utilizzati in ogni stagione dell'anno, chiedo di sapere se è stata prevista, per il periodo di apertura del cantiere, una alternativa praticabile, sicura e segnalata per chi procede in bici». Questo è, fra l'altro, quanto normalmente accade nei Paesi ad alta ciclabilità, quando vi sono delle interruzioni temporanee di percorsi.

Ad oggi nessuna risposta è pervenuta dall'assessorato Infrastrutture e Mobilità della Provincia di Milano.

Restiamo in attesa.

Siamo ragionevolmente confidenti del fatto che, se si fosse trattato di una strada veicolare di analoga importanza, non sarebbero mancate le dovute attenzioni, anche prima dell'apertura del cantiere. Non vorremmo dover concludere che, per la mobilità in bici, sia da noi sempre consentito abbassare qualsiasi standard minimo.

Fiab – Milano Ciclobby

Basta ritardi per le bici

Valutazione attuale:  / 0

Intervista su Metro News ad Eugenio Galli, presidente di FIAB Ciclobby.

Due incidenti gravi in meno di 48 ore hanno colpito il popolo della bici. Prima la signora di 79 anni travolta e uccisa da un camion lunedì in via Pola. Martedì sera è stato il turno di una 15enne, travolta da un'auto mentre attraversava sulle strisce a Bonola, tra via Betti e Ojetti. La giovane è stata operata la notte scorsa e versa in gravi condizioni. Metro ha chiesto a Eugenio Galli, presidente di Fiab-Ciclobby di Milano, di fare un punto della situazione in città.

Leggi il resto dell'intervista

Pestando l’acqua nel mortaio

Valutazione attuale:  / 0

Sul tema della partecipazione al Tavolo Permanente della Ciclabilita' segnaliamo l'editoriale del presidente Eugenio Galli che compare sul numero 3/2013 di Ciclobby Notizie, pubblicato nelle scorse settimane.

Pestando l’acqua nel mortaio

18 mesi di Tavolo Permanente della Ciclabilità

Sull'onda del vivace dibattito e del consenso raccolto dal movimento #Salvaiciclisti, l'amministrazione comunale di Milano, qualche giorno prima della manifestazione nazionale del 28 aprile 2012 organizzata a Roma ai Fori Imperiali, accoglieva la proposta, lanciata dal movimento con un appello intitolato "Caro Sindaco" indirizzato a tutte le amministrazioni italiane, di istituire un luogo di confronto periodico sui temi della ciclabilità.

Nasceva così il Tavolo Permanente della Ciclabilità. Tavolo informale e politico, assai più che tecnico, che, nell'arco del suo primo anno e mezzo di vita, ha visto confrontarsi una volta al mese vari soggetti attivi nel campo della ciclabilità con assessori e tecnici, in particolare dei settori Mobilità e Sicurezza e con l'Agenzia per la Mobilità del Comune (Amat).

MANIFesta in zona Sarpi

Valutazione attuale:  / 0

MANIFesta

Nel pomeriggio di domenica 15 dicembre, nelle strade del quartiere Sarpi-Canonica, si è svolta la prima manifestazione di cittadini di Milano, e forse d' Italia, per ottenere una zona 30 con isola ambientale.

I cartelli dei manifestanti chiedevano aria pulita, no al passaggio dei furgoni commerciali inquinanti, più sicurezza e vivibilità e la zona 30, isola ambientale con severe limitazioni al traffico inquinante dei furgoni commerciali che si vanno a rifornire dai grossisti cinesi in tutte le ore del giorno e anche la domenica in barba ai divieti regionali che proibiscono la circolazione dei veicoli inquinanti in tutto il periodo invernale.

La manifestazione è stata indetta dalla associazione Vivisarpi con la collaborazione del comitato Sarpiciclabile sulla base di un progetto di isola ambientale che era stato disegnato dalla associazione FIAB Ciclobby più di due anni fa all'interno del progetto Ciclomilano, ed era già stato approvato dal consiglio di zona.

La manifestazione intendeva sollecitare l'amministrazione comunale a realizzare presto questo intervento che nel progetto di Ciclobby richiederebbe una spesa molto contenuta in quanto prevede solo la apposizione della opportuna segnaletica, la modifica di alcuni sensi unici e la chiusura della strada di fronte alla scuola di via Giusti che è ora infestata da furgoni puzzolenti.

Il corteo era composto da diverse centinaia di persone precedute da due risciò e da mezzi ciclistici  di tutte le forme e dimensioni.
Uno dei partecipanti ha dichiarato: Non ci aspettavamo una partecipazione così forte anche per la contemporanea festa della parrocchia che ha diviso le forze.

Ciclobby era presente con alcuni suoi iscritti uno dei quali ha dichiarato:
La parrocchia era con noi nello spirito di semplicità e di riduzione dei consumi del nuovo corso della chiesa, la prossima volta ci organizzeremo meglio, spero assieme alla parrocchia e magari riusciremo a chiudere tutto il quartiere e non solo poche vie.

  Walter Monici - Gruppo Tecnico Fiab Ciclobby

Altre foto cliccando qui