Sempre più persone utilizzano la bici non solo per le vacanze o gli svaghi del fine settimana bensì anche per gli spostamenti quotidiani: per recarsi al lavoro, a scuola, all'università, a sbrigare pratiche presso gli uffici pubblici, a fare la spesa, a teatro e al cinema, a spasso...

Perché migliaia di cittadini preferiscono la bici?
Motivazioni diverse si incrociano e talvolta si sovrappongono ed è difficile dare conto di ciascuna di esse.

C'è chi usa la bici sposando una filosofia ambientalista, per una precisa scelta di mobilità dolce (la bici non ingombra, non inquina, non fa rumore, è un mezzo di trasporto compatibile con l'ambiente, in quanto non alimenta l'aggressione ed il consumo di risorse non rinnovabili), chi per risparmiare sui costi del trasporto a motore, chi per evitare la quotidiana lotta alla ricerca di un parcheggio, per sfuggire alla morsa di un traffico snervante e costoso, per arrivare prima e più vicino alla meta, chi ancora per trovare un rimedio ad una vita sedentaria, per non sentirsi intrappolato nell'abitacolo di una scatola di latta, per aggirare l'imprevedibilità di orari e coincidenze di mezzi pubblici ostacolati sui loro percorsi dalla stessa ipertrofia del traffico privato. Non pochi per alcune o per tutte quante assieme queste motivazioni.

Di certo, usare la bici è, nelle società sviluppate, una scelta di libertà. E anche quando non sia dovuta a inclinazioni filo-ambientaliste del ciclista, ma sia invece legata ad un puro calcolo di convenienza, l'uso della bici, nelle città malate di traffico, costituisce una scelta oggettivamente meritevole di attenzione in quanto rappresenta un’opportunità per tutti, per aspirare ad una città più vivibile.

Milano gode indiscutibilmente di condizioni di particolare favore: è una città sostanzialmente piatta, non particolarmente grande, con precipitazioni atmosferiche che negli anni sono andate molto diradandosi e un clima complessivamente favorevole in ogni stagione dell'anno, con un reticolo di piccole strade, una città che si presta dunque facilmente ad un uso massiccio della bici.

Ma, per una insipienza che ha radici lontane, Milano non ha sin qui saputo valorizzare le oggettive peculiarità del suo territorio per favorire lo sviluppo della mobilità dolce, prestando la dovuta attenzione alla accresciuta domanda di mobilità ciclistica, mentre ha preferito risposte frammentarie, carenti sul piano dell'offerta, distratte, spesso del tutto inadeguate.

Dal 1986 Fiab CICLOBBY si batte perché finalmente anche a Milano sia restituito a ciascuno il diritto di scegliere una mobilità sostenibile e sicura.

CICLOBBY è una associazione cicloambientalista aderente alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta ( FIAB onlus) che riunisce più di 100 altre associazioni simili sparse in tutta Italia.

Fiab CICLOBBY è una tipica organizzazione con un solo scopo, che per noi è la promozione dell'uso della bicicletta, nelle sue due principali valenze: (a) come mezzo di trasporto quotidiano, compatibile con l'ambiente, economico ed efficace, che, specie se adeguatamente integrato con il sistema dei trasporti pubblici, offre un'alternativa competitiva al veicolo a motore, e (b) come mezzo per la pratica del cicloescursionismo, ossia di una forma di turismo particolarmente salutare e rispettosa dell'ambiente.

Proprio perché dedita esclusivamente a questo scopo, la nostra associazione, nel corso degli anni, è divenuta un importante centro di competenza in materia di mobilità sostenibile e ciclistica in particolare, oltre che una democratica rappresentanza dell’utenza ciclistica.

CICLOBBY è una associazione apartitica senza fini di lucro che si riconosce nel più vasto arcipelago ambientalista.