L'invito di Fiab Milano e Genitori Antismog
per un voto responsabile
Domenica 3 e lunedì 4 ottobre a Milano, così come in altri comuni dell'hinterland, si voterà per l'elezione del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio Comunale e dei consigli municipali.
Questa volta non facciamo appelli, non chiediamo ai candidati di sottoscrivere documenti e proposte per la mobilità attiva: l'abbiamo fatto ad ogni tornata elettorale e i candidati che hanno abbracciato l'idea di una mobilità sostenibile lo hanno fatto a parole ma non nei fatti; un atto di adesione non basta e l'arretratezza di Milano ne è la prova.
Qualche risultato è stato ottenuto giusto in questi ultimi tempi, grazie anche all'accoglimento dei nuovi strumenti normativi nel Codice della Strada che permettono di realizzare rapidamente una maglia di percorsi ciclabili per offrire una mobilità differenziata e rivolta a tutti, ma il pensiero di una città a 30 km, che ridistribuisce i suoi spazi destinandoli prevalentemente alle persone, che ha un'attenzione per tutti i suoi cittadini da 0 a 90 anni, ancora non c'è.
È un errore gravissimo: davanti agli esempi concreti che ci stanno mostrando le capitali europee, qui a Milano nessuno ha ancora capito veramente che la mobilità è la sfida del futuro e che ad essa è strettamente legato anche il rilancio economico.
Continuare a credere che una città trafficata e congestionata sia una città moderna ed efficiente è un errore che stiamo pagando caro.
Eccoci quindi ancora una volta di fronte al tema della mobilità sostenibile e della ciclabilità: parlarne soltanto non basta, bisogna anche crederci: vuol dire pensare con un respiro ampio (e dire respiro non è una metafora).
Milano vive sulla mobilità di persone e cose.
Occorre pensare ad una mobilità che riequilibri la destinazione degli spazi, che restituisca a tutti ciò che l'espansione incontrollata della mobilità veicolare ha sottratto impunemente: questa è la prima cosa per avere una città più democratica, meno conflittuale; avere meno conflitti sulle strade vuol dire una Milano dove i rapporti tra i vari utilizzatori diventano più sereni: la qualità della vita di tutti migliora.
Servono persone che credano nella trasformazione della cittàattraverso un efficiente e diversificato sistema di mobilità che punti sulla riduzione dei veicoli circolanti e in sosta, sullo sviluppo del trasporto pubblico, sull'utilizzo di mezzi sostenibili e in particolare della bicicletta; servono persone consapevoli che questo cambiamento è necessario e urgente e non può essere ridotto ad una questione ideologica.
Abbiamo bisogno di persone nuove, entusiaste, capaci di portare una visione, che questa visione la sappiano raccontare in modo convincente, gente che la mobilità attiva la pratica quotidianamente.
Guardiamo avanti e scegliamo bene le persone che eleggeremo, se non vogliamo perdere, dopo decenni di ottuse chiusure e richieste inascoltate, anche quel poco che abbiamo ottenuto finora.
Per informazioni:
Guia Biscaro -
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