Il 18 settembre 2019 Fiab Milano Ciclobby ha effettuato il 18° Censimento annuale dei ciclisti urbani. Appuntamento ormai tradizionale, anche perché il tempo passa, ma resta uno dei pochi rilevamenti che possano dare un'idea dell'andamento del numero dei ciclisti in città.
Infatti, in considerazione della mancanza di dati ufficiali relativi alla ciclabilità urbana, l'iniziativa della nostra associazione cerca di fotografare ogni anno gli spostamenti quotidiani in bici, rilevando i passaggi da e per il centro nell'arco di dodici ore di una giornata lavorativa.
Le rilevazioni effettuate da quasi 60 volontari durante la giornata hanno messo in luce i seguenti dati:
- Via Beltrami/piazza Cairoli: si passa da 3772 passaggi del 2018 a 3445 del 2019 (-327)
- Corso Magenta: da 2219 del 2018 a 1846 passaggi nel 2019 (-373)
- Corso di Porta Romana: da 2077 passaggi del 2018 a 2013 di quest'anno (-64)
- Corso Venezia/incrocio Senato: da 3753 a 3241 passaggi nel 2019 (-512)
- Largo Augusto/incrocio Sforza: da 2597 a 2495 (-102)
- Corso Buenos Aires/incrocio Tunisia: da 3361 a 3041 (-320)
- via Gioia/Liberazione: da 2669 a 2834 (+165)
Questi dati segnalano una generale tendenza alla diminuzione del numero dei passaggi sia per quanto riguarda le bici di proprietà che per il bike sharing.
La diminuzione si attesta attorno all'8%. Se messa in relazione con l'andamento dei dati registrati dal 2016 al 2018 questa tendenza può essere spiegata anche come una naturale oscillazione del dato. Infatti, dopo il leggero calo che avevamo rilevato tra 2016 e 2017, si era registrato un aumento nel 2018 per poi tornare alla flessioni di oggi.
Ricordiamo che questo tipo di rilevazione, essendo realizzata una sola volta all'anno, non ha pretese di scientificità ma può risultare indicativa di un trend di tendenza.
E' comunque incontrovertibile che il numero dei ciclisti registrati non sembra aumentare ma registra invece una sostanziale staticità, con tendenza alla diminuzione.
L'unico dato di segno opposto è stato registrato nella postazione su via Melchiorre Gioia. Sembra quindi che gli spostamenti quotidiani si siano, in percentuale, allontanati dalla Cerchia dei Navigli per spostarsi più all'esterno. Probabilmente l'evoluzione urbanistica di Milano, con la creazione di funzioni forti, policentriche, unita alle oggettive difficoltà di spostamento nel centro dovute a rotaie, pavé sconnesso, strade strette e congestionate, ha portato alla scelta di itinerari alternativi.
In generale, il dato negativo è comunque spiegabile con la debole attuazione di politiche legate alla promozione della bicicletta e al riequilibrio dello spazio pubblico in favore della mobilità attiva.
Appare quindi chiaro che per mantenere una prospettiva di sviluppo in senso sostenibile questa città deve tenere salda una visione complessiva alla mobilità delle persone e delle merci. La realizzazione di Area B, il nuovo sistema tariffario, la sfida relativa alla nuova micromobilità caratterizzeranno sicuramente la scena della mobilità milanese nei prossimi mesi e dovranno essere resi coerenti con l'azione di promozione della ciclabilità.
Solo così si potrà attuare un solido cambiamento delle abitudini dei milanesi con un miglioramento reale della qualità di vita in città.
Dopo 18 anni di rilevamenti, il censimento dei ciclisti, ormai maggiorenne, ha bisogno di strumenti "maturi" ed occorre che venga quindi istituito un sistema di monitoraggio diffuso e continuo della ciclabilità da parte dell'Amministrazione, monitoraggio indispensabile per poter valutare oggettivamente la bontà degli interventi messi in campo nel tempo.
Guia Biscaro - Presidente Fiab Milano Ciclobby
Marco Capecchi – Vicepresidente Fiab Milano Ciclobby