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Quei pittoreschi scorci sull'Adda (18/02/2007)
Gita organizzata da Pietro Scafati.
Foto di Carlo Porta, Mariella Berti (foto 26-33) e Vinicio Bevilacqua (ultime 10).

La gita era bella, il sole non è mancato, peccato che sulla strada del ritorno il gruppo (eravamo in 31) incurante di chi era rimasto attardato si spezzava in vari tronconi correndo verso casa.
Alla fine a Gessate eravamo rimasti in 10 compreso il buon Scafati a mio avviso troppo condiscendente visto che se si parte in gruppo, in gruppo si dovrebbe tornare.
Alla prossima, ciao Vinicio

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Partiti da Gessate in sella alle nostre bici, in una ventilata fredda e leggermente assolata domenica di febbraio, abbiamo raggiunto piacevolmente l'Adda costeggiando la Martesana.
Il fiume ce lo siamo trovato davanti all'improvviso, attraversando il parco fluviale fra Groppello e Gera, mentre scorreva morbido e sinuoso fra i viali alberati, illuminato a sprazzi da un timido sole, che ne evidenziava gli agili flussi, nel letto roccioso.
Arrivati sul ponte di Vaprio abbiamo potuto ammirare, pur senza fermarci, la splendida villa cinquecentesca dei Melzi D'Eril in cui aveva soggiornato Leonardo Da Vinci, che ancora oggi ci testimonia la sua eleganza e le nobili origini. Superato Trezzo D'Adda ci siamo immersi in una fitta macchia di alberi, costeggianti il lato ovest del fiume, sostando, di tanto in tanto, a contemplare le vedute che si susseguivano.
L'andatura del gruppo del resto era decisamente comoda, comprensibile però, visto che alcuni di noi erano ben poco allenati. Per evitare distacchi eccessivi fra i primi e gli ultimi, mi sono stati di valido aiuto Pietro Soprani e Vinicio Bevilacqua. Quando i distacchi fra i partecipanti rischiavan di farci perdere di vista, correvano ad avvisarmi in maniera solerte. Arrivati a Paderno si è avuta un po'
di fibrillazione nel gruppo, avremmo dovuto infatti raggiungere subito il ristorante ma, arrivando da una strada per me non abituale, ho tardato qualche minuto a trovare la strada giusta. Naturalmente ho dovuto subire sportivamente qualche battuta di spirito nei miei confronti.
Il pranzo è stato piacevole, qualcuno di noi ha preferito mangiare al sacco e a potuto godere della vista del ponte di San Michele, splendida opera ingegneristica costruita nel 1889.
Dopo la pausa pranzo siamo finalmente scesi lungo il corso dell'Adda, in direzione Gessate.
Quì abbiamo potuto apprezzare la parte più pittoresca dell'ambiente. Il corso del fiume cambiava rependinamente le sue caratteristiche, lo si vedeva ampio e fluente nel suo scorrere a valle, poi diventare torrentizio e pieno di canali scroscianti fra le rocce, arricchito dai contorni alberati delle sue coste. In quel tratto, visto che il sentiero era unico e non si rischiava di smarrirsi, ho potuto concedermi di inseguire i più veloci che, in questo caso erano Antonio Meneghin ed Enrico Spanò. Con loro ho potuto fare un lungo tratto a circa 40 all'ora di media, provando il piacere di un buon impegno atletico.
A Trezzo D'Adda abbiamo ricompattato il gruppo. Il rientro a Gessate, a differenza del solito, è avvenuto in ordine sparso per accontentare qualcuno che avendo fretta
ha voluto rientrare prima evitando di aspettare chi era ancora indietro.
Pietro Soprani, Vinicio ed io siamo comunque rimasti ad aspettere gli ultimi sopraggiunti concludendo con tutta tanquillita' quella che è stata davvero una bella gita.

Arrivederci alla prossima Pietro Scafati

 



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