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Immersi fra i faggi ci affacciamo sul lago Maggiore (25/03/2012)
Gita organizzata da Pietro Scafati.
Foto di Roberto Facchini.

Stiamo pedalando sull'alto vergante del lago Maggiore. E' il 25 marzo e l'influsso della temperatura d'inizio primavera si fa sentire. E' bello notare gli alberi che si colorano di verde,con foglie in erba che iniziano il ciclo vegetativo e,di tanto in tanto, ammirare i colori di magnolie e camelie precoci, che annunciano la primavera. Nel percorrere la salita, prima di giungere in quota,è stato bello constatare la disponibilità di Alberico, nel dare assistenza tecnica ed aiuto in salita alla tenace Cesara che, pur essendo poco allenata, ha resistito in modo ammirevole alla fatica. Il percorso continua con degli splendidi saliscendi ciclisticamente interessanti, e raggiungiamo Massino Visconti. La sosta e la visita di questo villaggio Visconteo ci riempie di soddisfazione;perchè negli scorci e le strutture autentiche, di quest'agglomerato trecentesco, respiriamo un atmosfera antica che ci da una bella emozione. Riprendiamo il percorso in direzione di Gignese, la veduta del lago Maggiore, salendo, è sempre più spettacolare. Splendida la discesa in direzione di Stresa, raggiunta la quale proseguiamo per Baveno. Arriviamo in paese e qui, in un'ampia e panoramica terrazza, costruita sul lago, pranziamo in ottima armonia. I gestori del posto (tra l'altro gentilissimi) invitano tutto il gruppo, compresi coloro che mangiano al sacco, a sistemarsi nel locale e, considerando che siamo in 34, riusciamo a formare un gran desco d'insieme.
Si prosegue in direzione di Mergozzo.
Raggiunto il lago, veniamo a trovarci in una bella strada, in leggera discesa,con il vento a favore; cogliamo quindi l'occasione per fare una lunga volata di tre-quattro km. che ci consente di raggiungere l'ameno e caratteristico paese di Mergozzo. Breve sosta sulla balconata del lago, in bella contemplazione dell'ambiente, per proseguire in direzione del fiume Toce. Raggiuntolo, ci immettiamo in un sentiero che ho scoperto da poco e che troviamo affascinante, con il passaggio a ridosso delle acque, immerso in una macchia boscosa, dove il fruscio delle piante,accompagnato dai flussi del fiume e una fresca brezza tardo-pomeridiana, rendono l'atmosfera gradevolissima.
Raggiungiamo la stazione di Verbania, puntuali per il ritorno in treno a Milano.
Gita molto soddisfacente.
Arrivederci

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