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Picnic di pasquetta (13/04/2009)
Gita organizzata da Massimo Conter. Resoconto di Aldo Monzeglio. In attesa delle foto di Laura un'unica foto fatta con cellulare. Foto di Massimo Conter e Laura Cibraro.
Contrariamente alle previsioni metereologiche la gita si è svolta in una di quelle giornate che offrono tutto il bello della primavera: un sole mattiniero, cielo azzurro, tenere foglie ed erbe di un verde smagliante, che invitano ad uscire seguendo la tradizione del giorno successivo alla Pasqua e, quindi, i ciclisti a pedalare. Sul Calendario delle gite si legge di una Bicintreno con destinazione a sorpresa con un simpatico picnic dove ognuno potrà far assaggiare ad altri le sue specialità . Proposta di Massimo Conter e Giulia Cortesi. Così alla Centrale ci troviamo in otto; non chiedetemi i nomi: tre Signore cicliste e cinque Signori ciclisti. Sul treno, Massimo, che ha organizzato la gita, ci fa sapere che la nostra meta è San Colombano al Lambro. I lettori, che sono poi i ciclisti di Fiab Ciclobby, sanno come vanno queste cose: saliti sul treno, ma ancora prima, mentre Massimo fa i biglietti, si intrecciano le sensazioni di ciascuno : argomenti il sonno, la sveglia mattutina, il percorso alla stazione, lo stato della bici il proprio stato fisico, le vicende delle ultime ore, quelle del giorno prima, i ricordi dell'ultima gita, qualche caso della vita. Il bello è che si parla, si sorride e si fanno battute. Poi scesi a Lodi si pedala e quando la strada lo consente, continuano i precedenti discorsi con qualche commento su quello che si vede attorno. Nessuno conosce le coordinate geografiche dei luoghi salvo la nostra Guida che nei giorni precedenti ha dedicato tempo alle carte, a tracciare il percorso, a riportarlo sul navigatore, a compulsare guide ed orari. Noi con la sola preoccupazione di trovare un bar per il caffè o per la pipì, siamo contenti di essere guidati alla meta. Sui cartelli stradali leggiamo nomi di paesi, borghi e località che subito dimentichiamo. Poi finisce la pianura ed il paesaggio cambia : "emerge la collina di San Colombano, singolarità orografica e paesistica molto riconoscibile in un ambito territoriale praticamente privo di qualsiasi ondulazione del terreno". Senza sforzo eccessivo raggiungiamo la vetta che si eleva di ben 147 metri sul livello del mare: di qui, tra boschetti e vigneti, si domina il Paese sottostante, ma solo per poco perchè, (sono quasi le 13), è su una improvvisata tovaglia stesa sull'erba che si materializzano i piaceri del momento sotto forma di antipasti, pietanze varie, torte multiple e vino. Poi la discesa, una breve sosta a San Colombano, il castello Belgioioso, la piazza, l'immancabile gelato, la stazione ferroviaria. A Milano-Lambrate ciascuno riprende la strada di casa non prima dei ringraziamenti a Massimo che rinnovo qui a conclusione della breve cronaca.
Aldo Monzeglio
Per la cronaca le 3 Signore erano Carla, Giulia e Laura, i Signori, oltre al capogita, Aldo, Bruno con suo figlio e Luciano.
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