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La Certosa di Pavia e i suoi verdi dintorni (24/02/2008)
Gita organizzata da Pietro Scafati. Foto di Enrico Spano' e Stefano Pozzoli.
Il racconto del capogita:
Corre via leggera la bi-bici montata da Giuseppe Fogato e Rossana Sessa, in quelle stradine della campagna pavese, nei pressi di Battuda. I due canticchiano piacevolmente delle canzoni popolari, e man mano trasmettono a tutto il gruppo in bici, una voglia di partecipazione. Mi avvicino io, per primo, e canto un pò con loro, poi è la volta di altri, così l'umore generale si ravviva, e il ritmo del pedalare ci guadagna. Eravamo partiti da S.Cristoforo qualche ora prima, e fino ad allora si viaggiava con ritmo piuttosto blando, dovuto probabilmente all'atmosfera meteorologica che, vagamente nebbiosa e freddo-umida, tendeva ad assopire i nostri ritmi. Gli stessi navigli del resto, (che avevamo costeggiato poco prima), senza un filo di vento e con la nebbia, si presentavano fermi e silenziosi. Proseguendo il percorso, si arricchiva anche il paesaggio; la nebbia nel frattempo si era dissipata, e potevamo apprezzare belle cascine lombarde tipiche, i canali d'irrigazione che riflettevano pallidi raggi di sole invernale, e vari tipi di volatili quali aironi cenerini, gazze, cornacchie, ecc. Abbiamo scelto poi, di arrivare alla Certosa per le ore 14.30, in quanto orario di apertura della stessa, e così abbiamo fatto. Pur avendola io visitata altre volte, riesco sempre ad apprezzarla tantissimo, ritrovando in essa grandi capolavori rinascimentali, e le opere di artisti quali i Solari, il Bergognone, Amadeo, e altri grandi del suddetto periodo. Dopo la visita posso dire che eravamo tutti molto soddisfatti, da tanta bellezza artistica, che ci era stata data da ammirare. Il ritorno è stato ben animato; perchè avendo io notato di essere in ritardo per il rientro, decidevo di aumentare decisamente l'andatura. Era interessante vedere il gruppo che fino ad allora aveva viaggiato compatto, allungarsi fino a far sì che si perdessero di vista i primi con gli ultimi. Per evitare di non poterci ricongiungere, ogni tanto mi fermavo ad aspettare che arrivassero tutti; in questo modo avevamo la soddisfazione di correre con impegno, e ritrovarci comunque dopo un pò riuniti. La gita si è conclusa alla chiesa di San Cristoforo, con i presenti tutti soddisfatti. Arrivederci al 9 marzo. Pietro Scafati
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