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Le belle strade della pianura novarese (03/02/2008)
Gita organizzata da Pietro Scafati.
Foto di Mariella Berti e Gualtiero Racconi.
Le impressioni del capogita:
Si pedalava di buon ritmo, in quella pianura leggermente ondulata che va da Sologno a Bellinzago Novarese. Una pioggerella sottile e costante contribuiva a creare un equilibrio piacevole in noi che, con lo sforzo atletico, tenevamo alto il calore del corpo compensando l’umidita dell’atmosfera.
L’umore dei partecipanti era buono; Stefano Antonelli si esibiva a pedalare con le braccia allargate a mò di grosso volatile e, in questo giuoco, trovava una bonaria e gradevole spensieratezza. Maurizio Messa e Gualtiero Racconi, due giovani dall’aspetto simpatico e vivace, entravano presto in armonia con noi veterani. Infine Mariella Berti, unica e ben gradita donna del gruppo, sosteneva degnamente il ritmo e accettava di buon grado le condizioni atmosferiche.
Io, i momenti più belli della gita li vivevo nel tratto che da Mezzomerico conduce a Marano-Ticino.
Avendo percorso quel tratto di strada qualche giorno prima, con una giornata tersa e soleggiata, avevo goduto di un paesaggio splendido; stradine alberate e angoli morbidamente collinosi, con lo sfondo di montagne innevate che avvolgevano l’nsieme, formando una cornice sintonica. Ritrovandomi in quei paraggi, in condizioni climatiche molto diverse, constatavo che la bellezza paesaggistica era comunque notevole, (nella sua diversità); il paesaggio in quell’atmosfera nebbiosa offriva angusti e misteriosi scorci alberati e l’insieme in quel caso, rendeva le cose suggestive e, mi sia concesso, un po’ poetiche. Ho pensato allora a quanto sia importante per la società educare i cittadini al mantenimento e miglioramento dell’ambiente che, malgrado il deturpamento provocato dall’incuria e dalla negligenza di alcuni uomini, riusciva ancora a regalarci piaceri estetici GRATUITI, tanto utili a farci affrontare la vita con maggiore ottimismo.
Proseguendo si arrivava poi a Divignano in cui si sostava in un accogliente agriturismo, con il camino acceso e una buona rustica cucina. Infine, il ritorno verso Magenta, scorreva velocemente vedendoci costeggiare quasi costantemente il Naviglio Grande anch’esso fluido e nebbioso in tono con la giornata così caratteristica.
Concludo con un buon apprezzamento della gita. Arrivederci alla prossima
Pietro Scafati
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