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Per Castelli del Piacentino - Parmense (29/09/2007) *

Gita anticipata al sabato per la previsione di avverse condizioni meteo la domenica. A causa di ciò, gruppo molto ristretto formato dal sottoscritto, Laura e Lorenzo.
Come si suol dire pochi ma buoni !!!!
Bellissimo percorso alla visita di borghi e castelli medievali (ahimé in gran parte privati). La visita al solo borgo e al castello di Vigoleno valeva comunque l'uscita.



Principali attrattive:

Chiesa San Nicomede

Quella di San Nicomede è una delle più antiche testimonianze dell'architettura religiosa del parmense. La chiesa conserva pressoché intatta la struttura del XII secolo, dal momento che i rimaneggiamenti trecenteschi e qualche altra modifica successiva non hanno interessato l'impianto generale.

Nella parte inferiore della muratura le antiche strutture in pietra mista a ciottoli e mattoni, risalgono al primitivo edificio del IX secolo, sopra al quale venne innalzata la pieve attuale. Alla fase altomedioevale appartiene anche la cripta, che reca un pozzo dal quale era attinta un'acqua ritenuta taumaturgica per la presenza di reliquie del santo titolare, in seguito trasferite nel Duomo di Parma.

Scipione Castello

Scipione Castello è un piccolo borgo di origine medievale che sorge sul pendio di un colle, arroccato a ridosso di un castello costruito nel XI secolo dai Marchesi Pallavicino. L`antico maniero, proprietà privata e non è visitabile, venne trasformato intorno alla metà del XV secolo in un`elegante residenza signorile. Profondi rimaneggiamenti furono attuati anche in epoche successive, soprattutto nel XVI e XVII secolo.

Vigoleno

Il borgo fortificato di Vigoleno è uno dei monumenti storici più significativi della provincia di Piacenza, sia per l'eleganza delle sue forme, sia per l'eccezionale integrità dell'impianto castrense, che mostra non comuni influenze toscane, forse dovute all'impiego di maestranze della Lunigiana.

Il borgo, di forma ellissoidale, è racchiuso da imponenti e integre mura merlate, percorse da un panoramico camminamento di ronda. L'unico accesso al borgo, in corrispondenza del mastio, è preceduto da un rivellino: una fortificazione di forma allungata che serviva a proteggere la porta vera e propria e a facilitare le sortite. La struttura urbana è invece dominata dal mastio quadrangolare, dotato di feritoie, beccatelli e merli ghibellini. In questa possente torre è ospitato un percorso informativo su Vigoleno. Dal mastio il camminamento di ronda conduce alla seconda torre del borgo, in prossimità della quale sorge la parte residenziale del complesso fortificato. Si accede quindi alla piazza, sulla quale prospetta l'oratorio della Madonna delle Grazie.

La fondazione della fortezza si data probabilmente al X secolo, ma le prime testimonianze storiche risalgono al 1141, quando Vigoleno era un avamposto del Comune di Piacenza sulla strada verso Parma; attorno al Duecento entrò in possesso della famiglia guelfa degli Scotti, in conflitto con Piacenza, dominata allora da fazioni ghibelline, che distrussero il castello durante il Trecento. Fu lo stesso Comune di Piacenza a ricostruirlo e a tenerlo fino alla fine del secolo, quando fu distrutto nuovamente. La terza edificazione fu opera degli stessi Scotti, rientrati in possesso del fortilizio nel 1389 grazie ai Visconti, i quali diedero al luogo anche il rango di contea. Le vestigia attuali del castello sono in massima parte frutto di questo rifacimento quattrocentesco. Le tracce degli Scotti sono ancora visibili negli stemmi gentilizi scolpiti sopra il portale d'ingresso al borgo e sul timpano dell'oratorio della Madonna delle Grazie, che era con ogni probabilità la loro cappella di famiglia, mentre la chiesa di San Giorgio rappresentava la parrocchia del borgo. Gli Scotti mantennero il possesso della rocca fino al 1908, che fu poi ceduta e trasformata in edificio residenziale.

Pellegrino Parmense

Il castello di Pellegrino è sicuramente uno dei più antichi fortilizi della provincia di Parma; fondato nel 981 da Alberto di Baden, presunto capostipite della famiglia Pallavicino, e ricostruito interamente nel 1198 da Guglielmo Pallavicino. Fu per secoli inespugnabile rifugio dei partigiani imperiali quando le alterne fortune li cacciavano da Parma. Molte volte fu preso d'assalto, ma solo nel 1428 Niccolò Piccinino, per conto del Duca di Milano, riuscì ad espugnarlo trucidando Manfredo Pallavicino. Di seguito il castello passò nelle mani degli Sforza-Fogliani, che lo tennero sino alla metà del XVIII° secolo, per poi cambiar padrone spesso.
Attualmente il castello è in ottime condizioni, grazie a recenti restauri; il corpo di fabbrica principale mostra nei muri bifore e merli accecati, mentre dell'originale cinta muraria, con quattro torri angolari, non restano che tracce perimetrali. Nelle vicinanze del castello è interessante il Santuario della Madonna di Careno, che conserva al suo interno un collare di ferro che si ritiene miracoloso per la cura degli indemoniati e delle malattie nervose.

Varano de Melegari

Le origini di questo castello sono oscure e non documentate, ma è certo che nel 1297 ne era prevista la demolizione, causa la sua appartenenza ai Pallavicino, fiera stirpe ghibellina ostile al Comune di Parma. In realtà non fu mai distrutto e rimase alla suddetta famiglia fino agli inizi del Quattrocento, quando venne preso da Ottobono Terzi e consegnato ai Visconti di Milano. Proprio sotto il dominio dei Visconti (1405-1452) Varano vide l'imprigionamento e la rocambolesca fuga di Annibale Bentivoglio, Signore di Bologna. Con il 1452 Varano ritorna ai Pallavicino diventando una residenza per alcuni rami collaterali della famiglia, senza vivere grandi avvenimenti fino al 1551. In quell'anno il castello viene coinvolto nella "Guerra di Parma" tra Ottavio Farnese ed un esercito composto da truppe imperiali e papali, e viene conquistato dai soldati del Marchese di Marignano. Finita la guerra tornò ai Pallavicino fino alla soppressione dei feudi nel 1805, per essere poi acquistato dalla famiglia francese Levacher e successivamente, nel 1965, dai Tanzi. Attuale proprietario è il Comune di Varano Melegari

Il castello deve la sua forma attuale ai lavori realizzati nel Quattrocento, probabilmente dai Visconti, visto che lo stile delle torri e dei camminamenti di ronda è tipico delle rocche lombarde (e parmigiane) di quella famiglia.
Ma Varano si discosta da altri castelli viscontei per una particolarità architettonica: tre delle quattro torri sono allineate sul lato che guarda verso il Ceno, il mastio invece è posizionato sullo spigolo nord verso la strada ed inoltre l'ingresso è collocato nella torre centrale delle tre allineate, ma non in facciata bensì su di un fianco; soluzione assai insolita per i castelli del Parmense.

Le foto si trovano qui

http://www.emmexx.it/Luca/foto/index.php?album=%2F2007%2FVigoleno

Album: Per Castelli tra Parma e Piacenza
Password: scipionecastello

Bye, Luca Conter

P.S. Dimenticavo....

Abbiamo rischiato di non partire perché Laura (come sempre puntualissima!!!), quando ormai il treno era li li per chiudere le porte, mi ha chiamato per dirmi che era salita sull'ultima carrozza. Mentre io e Lorenzo eravamo giù dal treno ormai rassegnati a perderlo!!!

Abbiamo rischiato di non tornare (o di arrivare molto tardi), perché dopo l'aperitivo ce la siamo presa un pò comoda per arrivare in stazione. Salvo poi accorgerci alle 19.03 che il nostro treno stava partendo dal binario 2 alle 19.05!!!
Mega scatto con bici in spalla, slalom tra i passeggeri, quasi lancio delle bici sul treno.

:-)
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