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In Val Grosina (05/08/2007) *
Levataccia per prendere il treno alle 7.10 per Tirano. Incontriamo anche il "reclinato" (alias Alberto Gaiani) diretto a Bormio in esplorazione con l'idea di fare prossimamente lo Stelvio.
Giungiamo poco prima delle 10 a Tirano.
Sosta colazione e poi via verso Grosio da dove inizia la salita vera e propria per la Val Grosina. Percorriamo un pezzo di statale prima di immetterci su una bella ciclabile che conduce direttamente a Grosotto. Lungo la strada ci accorgiamo che sono spesso presenti fontane con acqua sempre fresca. Questo ci fa ben sperare per la salita.
Giunti a Grosio, salutiamo Alberto che prosegue verso Bormio mentre io e Marco cominciamo l'arrampicata che in cira due km ci porta dai 600m di Grosio agli 800 di Ravoledo.
Il traffico è molto scarso (e di questo ne siamo felici) a parte qualche minchione in moto e in macchina che ci fa il pelo pensando di partecipare ad un rally alpino.
Mano a mano che saliamo l'ambiente circostante sembra sempre più selvaggio. Scarsi sono i nuclei abitati, ma come già accennato abbondano le fontane presso le quali non manchiamo di fare rifornimento.
Giugiamo cosi nei pressi di Fusino (alt.1100 circa) verso le 12.30. Dalle case e dalla locanda si sprigionana profumi delizioso che ci mettono appettito e che inviterebbero ad una sosta pranzo godereccia.
Resistiamo e proseguiamo la nostra salita.
Il paesaggio è sempre più alpino. Superiamo la diga dell'AEM e continuiamo la nostra salita verso Eita.
In teoria eravamo venuti per un'ascesa su sterrato, ma lo sterrato non sembra cominciare mai. Le indicazioni erano forse sbagliate ?! (può darsi).
La salita alterna tratti duri ad altri più pianeggianti che consentono di rifiatare. Ci ferminamo più volte lungo il tragitto per gustarci i lamponi presenti in gran quantità.
Giunti nei pressi di Eita (a quasi 1700 metri) possiamo ammirare il salto della "cascata della Pirla", dove le acque scendono rabbiosamente, costrette da uno stretto corridoio nella roccia ad una duplice capovolta, una "pirla", appunto.
Stanchi e affamati ci fermiamo sulla splendida terrazza dalla quale si può ammirare la Val Grosina.
La nostra metà sarebbe il passo di Verva, ma siamo già stanchi e il tempo è tiranno. Anche perché se i km non sono molti il dislivello si: 600m ancora.
Decidiamo di ridimensionare il nostro obiettivo. Raggiungeremo il rifugio Falck (alt. 2005) e il laghetto artificiale sul rio Verva.



Lo sterrato si fa subito duro sia per le pendenze che le condizioni della strada. Incontriamo vari ciclisti intenti nella discesa molto tecnica.
Con fatica giungiamo alla meta. In lontananza possiamo scorgere il passo.
Con rammarico ci copriamo per affrontare la discesa. Ritornati ad Eita una nuova sosta al rifugio per un bicchiere di spuma e un grappino (diviso in due) e poi giù verso Grosio. La discesa fila veloce senza traffico (anche perché i tornanti sono veramente pochi).
Rientrati a Tirano la sorpresa: in mattina a Sondrio è deragliato un treno: linea ferroviaria interrotta e autobus sostitutivi. All'inizio qualche discussione perché l'intenzione era quella di dare la precedenza alle persone con bagagli. Successivamente, anche per l'intervento del capostazione, riuscivamo a salire anche noi sull'autobus. Scaricati alla stazione di San Giacomo avevamo modo di prendere un treno (un locale che terminava a Lecco) in breve riempitosi come un carro bestiame.
Giunti a Morbegno ci consigliavano di salire su un altro treno che sarebbe partito di li a poco (più o meno un'ora dopo) per Milano. Per fortuna eravamo tra i primi e quindi ci siamo accomodati senza problemi. Anche questo treno ovviamente si è riempito tipo carro bestiame.
Fantozziana la scena del condizionatore sul treno: in una curva, la carrozza piegava verso sinistra. Durante tale manovra un povero e stremato passeggiare veniva lavato completamente dall'acqua del condizionatore che cadeva copiosamente. Il passeggero la prendeva tutto sommato abbastanza con filosofia.
Fianalmente verso le 22.30 riuscivamo ad arrivare a Milano.

Ps: Nota di merito per Marco lo stoico che Sabato sera, insieme a Manrico e un altro amico, si è fatto Brunate - Capanna Mara - Como in notturna. Rientro a casa verso le 2.30.
Tre ore di sonno e poi di nuovo in piedi per affrontare la Val Grosina !!!
SEI UN GRANDE

Le foto sono qui:

http://www.emmexx.it/Luca/foto/index.php?album=2007%2F

Album: In Val Grosina
Password: cascatadellapirla

Bye, Luca Conter
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