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Passo del Turchino (15/07/2007)
Gita organizzata da Stefania Maffei e Marco Natangelo. Resoconto di Marco Natangelo. Foto di Marco Natangelo e Ross DeSalvo. Scendiamo ad Arquata Scrivia, e tra colazione, chiacchere e problemi alle bici (una gomma a terra per Anna), non si parte che dopo le 10. Prima sosta a Gavi, dove saliamo per un breve tratto verso il forte, per una breve visita. Proseguamo con divertenti sali e scendi; la giornata è bellissima ma anche calda e, passato San Cristoforo, non si resiste certo ad una sosta per dissetarsi con una buona anguria. Ovada ci accoglie proprio nell'ora di pranzo: il paese sembra quasi deserto, ma almeno in centro qualche bar è aperto, per permetterci di consumare il nostro breve spuntino. Alle 14 lasciamo Ovada ed iniziamo a risalire la valle del torrente Stura, alla volta del passo del Turchino. La salita è lunga, ma dolce; il tempo a disposizione non ci manca, e c'è chi ne approfitta per un breve bagno nel torrente, o chi si impegna a raccogliere susine. Gli ultimi due chilometri di ascesa, i più impegnativi, per fortuna li percorriamo in ombra e al fresco. Dal passo ora ci aspetta una bella discesa fino ad Acquasanta, in effetti è stata questa la parte più bella della gita: percorriamo una strada secondaria poco trafficata, che offre dei bei panorami sul mare e sui monti, e pensare che poco sotto di noi c'è Genova! Ad Acquasanta approfittiamo delle sorgenti di acqua sulfurea, e ammiriamo il vicino santuario. Peccato non essersi fermati per più tempo, bisogna scappare per prendere il treno locale diretto a GE Sampierdarena!
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