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Alle Capanne di Marcarolo - Estate (10/06/2007) *
(o fine primavera?!?)
Memori della bella gita di fine Marzo su queste stesse strade, decidiamo di verificare se, anche a tarda primavera, i luoghi mantengono lo stesso fascino e bellezza. Partenza da Arquata Scrivia, dopo la tradizionale sosta colazione, direzione Sottovalle (alt.477). Una salita spaccagambe dopo soli 3 km in sella, giusto per scaldarsi, consente di scollinare in Val Lemme e ricongiungersi alla strada che porta a Voltaggio. Al passaggio sul fiume Lemme però, complice la calura, non resistiamo alla tentazione di fermarci. Alcuni si divertono a guadare il torrente in bici, altri preferiscono passeggiare scalzi nell'acqua in cerca di un po' di refrigerio.
Ripresa la marcia arriviamo a Voltaggio dove sostiamo per l'ormai tradizionale e immancabile acquisto (con degustazione) dei famosi amaretti. Soddisfatti possiamo quindi avviarci verso la prima vera tappa del percorso che porta al Parco delle Capanne di Marcarolo: il Passo degli Eremiti (alt. 557). Come sempre pedaliamo lungo una strada con traffico molto scarso. A differenza dell'uscita di Marzo, la neve non imbianca più i rilievi circostanti. Al suo posto il verde intenso, i profumi e i suoni della primavera avanzata. Un paio di kilometri dopo il passo si apre la valle del Gorzente. Non possiamo non fermarci in uno spettacolare punto panoramico per ammirare il paesaggio e scattare foto a ripetizione. Percorriamo la strada a mezza costa che scende verso il guado sul fiume Gorzente per poi risalire fino alle Capanne di Marcarolo (alt. 758) dove sostiamo per il pranzo. Purtroppo per arrivare sino a qui ce la siamo presa un po' troppo comoda e siamo in ritardo rispetto alla tabella marcia. Ma i luoghi sono troppo belli per non essere assaporati con la giusta e dovuta calma. D'altronde siamo ritornati qui per questo. Decidiamo quindi che non vale la pena di fiondarsi a rotta di collo verso la stazione di Pontedecimo. Prenderemo il treno successivo senza problemi. Dopo un po' di relax, riprendiamo la strada che con i suoi saliscendi ci consente di raggiungere i Piani di Praglia (alt. 900 circa). Lungo il percorso le soste sono numerose, incantati dallo splendido paesaggio che ci circonda. Arriviamo quindi a Praglia e all'ultimo tratto del giro, una lunga discesa in val Polcevera che ci riporta nel caos cittadino di Pontedecimo da dove prendiamo il treno per Arquata Scrivia. Nell'attesa della coincidenza per Milano, ci gustiamo con calma bevande fresche senza accorgerci però che il tempo vola. Rischiando di perdere il treno, raggiungiamo la stazione (il bar è nella piazza antistante, ndr) in un fuggi fuggi generale che ci riserverà una sorpresa, complice anche questa volta l'assenza della carrozza per il trasporto bici. Nel caos sistemiamo alla meglio i nostri mezzi dove possibile in modo che il treno possa partire. Qualche minuto dopo, Luca riceve una telefonata da Marco e Angelo che dalla stazione chiedavano dove fossimo finiti tutti. "Sul treno" non poteva che essere la risposta del capogita. I nostri compagni d'avventura avendo:
1. optato per un gelato invece delle bevande fresche; 2. capito male l'orario di partenza del treno,
si erano quindi allontanati dal resto del gruppo in cerca di una gelateria. Nel sopracitato fuggi fuggi, nessuno si era però accorto della loro mancanza. Per fortuna di li a poco era previsto un altro treno in direzione Milano. Una telefonata tra capotreni sistemava anche la questione biglietti. Le foto si trovano qui http://www.emmexx.it/Luca/foto/index.php?album=2007%2F Album: Alle Capanne di Marcarolo - Estate Password: marcarolosummer Luca Conter
Ps: Grazie a Estelle Campion, Antonio Meneghin e a Sergio Canegrati per il loro contributo fotografico
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