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In MTB allo Zuccone Campelli (13/05/2007) *
Gita organizzata da Emanuele Samek, foto di Marco Natangelo.

Un percorso lungo e difficile, e diverse peripezie, hanno caratterizzato la giornata di quattro volenterosi bikers.
Prima sorpresa del mattino, nel garage di casa ritrovo la bici con una ruota a terra. Veloce sostituzione della camera d'aria e di corsa verso Porta Garibaldi, dove riusciamo a prendere al volo il treno alla volta di Lecco. In viaggio si ripara con mastice e toppa la camera d'aria usata, sperando di non doverla utilizzare ancora in giornata!
Alle 10 passate siamo a Lecco, dove consumiamo la colazione, e iniziamo la salita su asfalto per la Valsassina. Complice una brusca frenata (Emanuele si ferma di colpo per chiedere indicazioni), il filo del mio freno anteriore si rompe di netto, provoncando un mini-tamponamento tra biciclette. Nulla di grave ai nostri fisici, ma la mia MTB necessita di ulteriore riparazione! Nella sfortuna odierna la mia previdenza è almeno servita, con me porto sempre un filo del freno di scorta!
Alle 11.00-11.30 finalmente usciamo da Lecco, direzione Ballabio! Cerco di forzare il ritmo per recuperare il tempo perduto, ma poi si preferisce rallentare: Angelo rischierebbe di rimanere molto indietro... se lo scopo della gita è salire su sterrato ai piani di Bobbio, Angelo si dovrà 'limitare', salendo in funivia da Barzio, dato il suo poco allenamento (e la sua pesante bici).
Arrivati a Barzio, constatiamo che la funivia è chiusa (riaprirà ai primi di giugno), così lasciamo Angelo a pranzare e a leggere il giornale al Bar, e iniziamo a salire su sterrato in tre.
Una salita difficile, impossibile da fare pedalando in diversi tratti, e per fortuna non fà molto caldo oggi! Ma la volontà e la voglia di grandi panorami ci aiuta, e dopo poco più di 1 ora e mezza siamo in cima alla funivia per i piani di Bobbio, a quota 1500m!
Siccome l'idea del Capogita è ambiziosa (salire alla base dello Zuccone, prendere il sentiero degli scalini fino ai piani di Artavaggia, e da questi scendere al Culmine di SanPietro, tutto su sterrato), iniziamo a risalire la carrozzabile verso i Rifugi. In zona solo il Rifugio Lecco (quota 1760 m) è aperto, qui decidiamo una veloce sosta pranzo (alle ore 16.30!).
Scoraggiati dalle notizie avuta dal Rifugista (il sentiero degli scalini è in gran parte non ciclabile), decidiamo di riscendere a Barzio, dove Angelo ancora ci aspetta.
La discesa si scopre non meno difficoltosa della salita, e qui la mia fama di pessimo discesista si fa sentire. Fede ed Emanuele se la cavano, ma io rimedio due cadute dalla sella. Nulla di grave, ma un fastidioso colpo ad una caviglia e graffi ad un ginocchio me li rimedio. Qui forse la sfortuna non c'entra...
Scesi a Lecco abbiamo il tempo di un 'veloce' gelato e via filati ancora, per prendere all'ultimo minuto il treno delle 19.44!

    Marco Natangelo
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In treno
In treno
Angelo  arriva a Ballabio
Angelo arriva a Ballabio
un tifoso lungo la salita
un tifoso lungo la salita
salita tra Barzio e lo Zuccone
salita tra Barzio e lo Zuccone
morto per stanchezza
morto per stanchezza
Federico
Federico
Zuccone Campelli
Zuccone Campelli
Emanuele e Federico allo Zuccone
Emanuele e Federico allo Zuccone
Marco allo Zuccone
Marco allo Zuccone
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