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Trittico dei Paesaggi dell'Oltrepo due (22/04/2007)
Gita organizzata da Pietro Scafati. Foto di Mariella Berti ed Enrico Spano'. Il racconto di Pietro Scafati.
Sospinti da una leggera brezza di vento, in quel lungo e fiorito "corridoio"ciclabile, diretto verso la val Trebbia, siamo entrati tutti velocemente nello spirito della pedalata panoramica che iniziavamo a percorrere. Il "corridoio"fiorito in questo caso era la pista ciclabile che da Piacenza arriva sin quasi a Gossolengo, e quella domenica ci appariva particolarmente bella. Era infatti costeggiata sul lato sinistro da una lunga fila di alberi e siepi in fiore, a destra lo sguardo spaziava in una distesa di campi verdi, colorati da papaveri e svariati fiori di campo, che arricchivano delicatamente il paesaggio. Arrivati alla fine della pista per me, capogita, iniziava la parte piu' impegnativa. Ci inoltravamo in una serie di piccole stradine di campagna e, comprensibilmente, i ventuno partecipanti accelleravano il ritmo di corsa costringendomi a un grosso lavoro di spola, che mi vedeva alternativamente in testa al gruppo o dietro, a recuperare i meno veloci che altrimenti ci avrebbero persi di vista. Arrivati a Rivergaro sulle rive del fiume Trebbia, abbiamo affrontato la parte piu' difficile (ed anche la piu' bella) della gita: la scalata del passo Bagnolo. Il percorso di questa salita era sinuoso, panoramico, ma con tratti di pendenza al 10% cosi' buona parte dei partecipanti ha faticato non poco a concludere l'ascesa. Verso le ore 13.00 per la sosta pranzo ci siamo fermati all'Agriturismo Miranti e, posso dire che ci siamo trovati davvero bene. Il gestore e' anche lui un cicloamatore, e quando siamo arrivati, pur sapendo che solo la meta' di noi fosse prenotata, si e' dato da fare per mettere a disposizione tavoli e altro, a coloro che avrebbero mangiato al sacco. Dopo il pranzo, i miei compagni di gita erano curiosi di sapere come avrebbe potuto essere il resto del percorso; si aspettavano che fosse piu' facile del precedente e non sono rimasti delusi. L'ultima parte infatti era bellissima; quasi tutta in discesa, di tanto in tanto si costeggavano cascine e piccoli villaggi agricoli immersi nel verde e, la mescolanza dei profumi delle erbe, arricchiti dagli odori di fiori piu' sofisticati quali Azalee, Rododentri, Glicine, ecc. ci facevano sentire in grande armonia con noi stessi e con la natura. Concludo con un saluto a tutti i nostri soci e simpatizzanti e arrivederci al Trittico numero tre. Pietro Scafati
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