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Con Ciclobby alla scoperta della nuova ciclabilitą
posted by Presidente on 16/04/2011

ALLA SCOPERTA DELLE NUOVE CICLABILI MILANESI:
favorevoli alla corsia sulla cerchia dei navigli,
da rivedere pesantemente la sperimentazione fra
via Padova e il naviglio Martesana.
 
 
 
Fiab CICLOBBY ha organizzato oggi, 16 aprile 2011, un giro di ricognizione di alcune delle piste e corsie ciclabili di cui è appena terminata la realizzazione, al fine di darne un’attenta valutazione e verificare se effettivamente rispondono al criterio di dare “strada alla bici e sicurezza al ciclista”, obiettivo su cui l’associazione dei ciclisti milanesi è impegnata da ormai 25 anni.
 
In una città vibrante e vivibile la bici è una risorsa, un asset irrinunciabile della mobilità, non un accessorio di abbellimento.
 
In nessun luogo lo sviluppo della ciclabilità nasce dal caso: esso è frutto di una visione e di una volontà politica tenace che, declinandosi attraverso un lavoro costante e quotidiano, riesce a produrre risultati positivi, concreti e durevoli, anche quando le risorse sono scarse.
 
Milano, per la sua forma urbis, sarebbe una città ideale per l’utilizzo quotidiano diffuso della bicicletta. Ma, per assomigliare a una capitale europea, la strada da percorrere resta lunga. E le buone intenzioni, da sole, non bastano.
 
Fiab CICLOBBY ritiene che l’obiettivo, certamente possibile se voluto, debba essere quello di rendere la città completamente permeabile all’utilizzo delle due ruote: la bici deve poter percorrere tutte le strade, in condizioni di sicurezza.
 
Oltre agli interventi di moderazione del traffico, corsie e piste ciclabili possono costituire un valido strumento per la fruibilità ciclistica in presenza di traffico intenso o situazioni di pericolo, al fine di realizzare percorsi continui e diffusi.
 
Gli interventi in fase di realizzazione in questi ultimi mesi costituiscono di fatto le prime azioni organiche e concrete dopo molti anni e rappresentano una novità significativa nello scarno panorama delle politiche milanesi a sostegno della mobilità ciclistica. Anche per questo abbiamo voluto invitare i cittadini a vederle “da vicino”.
 
Con l’iniziativa di oggi, Fiab CICLOBBYintende sottolineare il fatto che una seria politica della mobilità ciclistica richiede interventi concreti, non improvvisati ma ispirati anche da un sano pragmatismo.
 
Nel merito, osserviamo che le recenti realizzazioni rispondono a quel criterio di rete e di itinerario che tante volte abbiamo richiesto per superare la logica della frammentazione che spesso ha reso inutilizzabili se non addirittura inutili molte delle ciclabili realizzate negli anni a Milano.
 
In particolare va salutata favorevolmente la realizzazione della prima corsia ciclabile di ampio respiro, che, a lavori conclusi, si estenderà per gran parte della cerchia dei navigli. E’ una scelta che ci sentiamo di condividere perché non separa il ciclista dalla strada, ma, assicurandogli una specifica visibilità, lo pone in condizioni di sicurezza.
 
Notiamo però delle “timidezze” estreme, che costituiscono altrettante criticità, come l’interruzione della corsia prima degli incroci, cioè proprio nei punti dove il ciclista avrebbe maggiormente bisogno di uno spazio dedicato e visibile, con la continuazione delle corsie nelle intersezioni stradali,
La corsia inoltre va ovviamente fatta rispettare: ora è spesso occupata da veicoli in sosta. Crediamo che sia necessario un controllo da parte della polizia locale, ma anche interventi a margine, come la creazione di aree adibite al carico e scarico nelle strade adiacenti.
Essenziale è poi la formazione della cultura di rispetto da parte degli automobilisti. Per questo motivo Fiab CICLOBBYdistribuirà piccoli volantini sui parabrezza delle auto in sosta abusiva.
 
Un segnale forte e auspicabile potrebbe essere l’allargamento della corsia bus in senso contrario, per consentire il passaggio delle biciclette in modo da realizzare un anello di circolazione ciclistica a doppio senso fondamentale per gli itinerari cittadini.
 
La pista ciclabile fra la stazione Centrale e Palestro può diventare un importante itinerario relativo all’intermodalità e quindi auspichiamo un suo effettivo collegamento alla stazione e la realizzazione di parcheggi sicuri. La pista permette di superare in sicurezza alcuni tratti ad alto traffico come i bastioni di Porta Venezia. Particolarmente positiva ci sembra la scelta di curare il superamento degli incroci pericolosi, dove la pista è stata prolungata nel primo tratto di viale Majno.
Auspichiamo, allo stesso modo, che venga risolto l’incrocio verso corso Buenos Aires e l’innesto con la zona ciclopedonale di via Spallanzani, reso ora particolarmente infelice dai lavori di ripavimentazione.
 
Molte perplessità e dubbi invece riguardano il tratto sperimentale fra il naviglio Martesana e via Padova. L’intervento parte da una premessa condivisibile, ma applicandola in un contesto poco adatto.
Il principio è corretto: l’utilizzo dei marciapiedi ampi e poco frequentati per la creazione di itinerari ciclabili di quartiere. E’ una possibilità prevista dal Codice della strada e anche la nostra associazione ha avanzato varie proposte in tal senso. Ma questo intervento trasmette la sensazione che la bicicletta debba muoversi nei tratti “residuali” dello spazio pubblico, fra strettoie, pali, fioriere e angoli ciechi, in una assurda contrapposizione col pedone per la difesa dell’ultimo interstizio per passare.
E’ in questa competizione dello spazio con i pedoni il principale aspetto critico dell’intervento in questione.
A nostro parere, si può salvare la scelta solo con una revisione di molte delle soluzioni adottate, da svilupparsi insieme agli abitanti del quartiere e agli utenti.
Per questo motivo Fiab CICLOBBY intende essere presente all’incontro di martedì prossimo, alle 20.30 presso la chiesa di via Pimentei, con l’assessore Masseroli.
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