In una mattinata insperabilmente baciata da un sole pieno, dopo che nubi minacciose e una pioggerellina avevano dal primo mattino fatto temere il peggio, si è svolta la 25^ edizione di Bicinfesta di primavera.

Oltre un migliaio i partecipanti, giunti sino allo spazio Gorlini-Casa dell’Orma, al parco di Trenno, dove si sono conclusi i festeggiamenti. Il corteo, vivace e colorato come sempre, con ciclisti di tutte le età, fra cui anche molti bambini, ha attraversato la città, partendo da largo Cairoli. Fra i partecipanti, anche un nutrito gruppo delle associazioni FIAB di Novara, Cremona, Monza e Melegnano.

 

In apertura, dal palco di via Dante, il presidente di Ciclobby Eugenio Galli ha voluto dedicare un pensiero alle ore tese che stiamo vivendo, con venti di guerra che soffiano impetuosi e con un’intera popolazione colpita da un cataclisma naturale spaventoso che preoccupa il mondo intero.

Il presidente ha poi avvicinato momenti diversi come il 25° anniversario di vita di Ciclobby e il 150° dell’unità d’Italia per inviare un saluto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita a Milano.

 

Quest’anno, Bicinfesta di primavera è stata dedicata a Luigi Riccardi, indimenticabile fondatore di Ciclobby, a lungo presidente anche della FIAB, primo ideatore di questa iniziativa che rappresenta, sin dalla sua nascita, un momento di festa e una manifestazione che chiama a raccolta tutti insieme gli amici della bicicletta. I familiari di Riccardi, in suo ricordo, hanno voluto offrire una bici da bambino, che simbolicamente esprime la speciale importanza che Gigi attribuiva al rapporto con i più piccoli, per l’educazione ad una mobilità diversa a partire dalla più tenera età.

 

Dal palco, hanno portato il loro saluto molti noti personaggi.

Fabio Treves, musicista blues, “il Puma di Lambrate”, fu il primo testimonial di Bicinfesta. Ha ricordato che «venticinque anni fa ci trovammo con Gigi, sotto la pioggia, in uno sparuto gruppo di ciclisti, per lanciare questa manifestazione come una scommessa sul futuro. Negli anni i ciclisti sono molto cresciuti, e così anche Bicinfesta e Ciclobby, e Riccardi oggi sarebbe contento di questo successo, anche se le amministrazioni che si sono via via succedute non hanno realizzato granché, malgrado le molte promesse. E’ un buon motivo per insistere, per non fermarsi, per chiedere di più, tutti insieme».

Lella Costa, ciclista nonostante le molte difficoltà e i pericoli che Milano presenta per chi sceglie questo mezzo, ha lanciato un appello al rispetto reciproco tra ciclisti e pedoni, per la sicurezza e il rispetto delle regole.

Filippa Lagerback è intervenuta a Bicinfesta con il marito, Daniele Bossari, e un gruppo di amici e familiari. Filippa, con il suo sorriso contagioso, ricorda costantemente, con il suo impegno speso a favore dei temi dell’ambiente, l’importanza della bici. Mamma antismog, madrina di Bicinfesta 2010, Filippa Lagerback ha accettato di essere quest’anno la testimonial nazionale di Bimbimbici, la manifestazione della FIAB dedicata ai bambini che si terrà l’8 maggio in tutta Italia.

Anche il professore in bicicletta, Emilio Rigatti, friulano doc, che ha presentato a Ciclobby il suo libro “Se la scuola avesse le ruote”, ha salutato i partecipanti a Bicinfesta: «Ogni volta che vengo a Milano penso che i ciclisti siano un po’ eroi».

E poi il Console Generale d’Olanda, S.E. dott. Johan Kramer, che il presidente Eugenio Galli ha scherzosamente accolto: «E’ stato mandato qui dalla regina Beatrice per raccogliere consigli e suggerimenti, una specie di viaggio studio per imparare finalmente come si va in bici!». Il console, 60 anni ben portati, ha ricordato che «Andare in bicicletta non fa solo bene alla salute e all’ambiente, ma è anche divertente e favorisce la socialità». E come si fa a non credere al rappresentante di un Paese che conta 16 milioni di abitanti, con 18 milioni di biciclette? Per convincersene, è sufficiente fare un viaggio nei Paesi Bassi.

Per Bicinfesta di quest’anno un testimonial plurale: Aldo, Giovanni e Giacomo. Scoppiettante come al solito, il popolare trio ha ricevuto dal console le bici appositamente giunte dall’Olanda, donate dal Museo van Gogh e decorate con alcuni motivi floreali del popolare pittore olandese. Con qualche problema di taglia, perché, come noto, le bici olandesi sono un po’ alte... ma tutto si è risolto, tra gag e risate.

Bici, baci e tulipani per tutti.

 

In conclusione, l’invito di Ciclobby. Ai milanesi, per usare sempre più la bici, già ora, senza attendere i tempi migliori che abbiamo tante volte sentito promettere ed annunciare. E alle istituzioni della città, perché si convincano finalmente, al di là della propaganda e delle pennellate elettorali, che quelli a favore della bicicletta sono investimenti che si ripagano ampiamente perché migliorano la vita di tutti, compresi coloro che la bici non la usano. 

 

Segnaliamo anche un questionario on line che prenderà il via a breve