posted by Presidente on 07/03/2011
In questi anni, sulla bici, siamo stati seppelliti dalle promesse, dagli annunci e dalle conferenze stampa.
Se tutte quelle parole le immaginassimo distese sull’asfalto, l’intera città ne sarebbe ricoperta. Ma chi va in bicicletta, o vorrebbe, vede bene come stanno le cose in realtà, a Milano.
Stazioni ristrutturate senza specifiche attenzioni alla intermodalità con le bici. Tunnel detti “ecologici”, ma vietati al transito delle bici. Strade rifatte, come in corso Buenos Aires, senza cura delle esigenze di chi sceglie la bici. Monconi di piste sparsi. Nuovi quartieri dalla ciclabilità stentata (via Adriano, Bicocca, Santa Giulia). Un bike sharing inchiodato da oltre un anno sugli annunci reiterati della imminente partenza di una “Fase 2”. Un’azienda trasporti che fa orecchie da mercante sulle nostre proposte. Un Piano della Mobilità Ciclistica dimenticato in qualche cassetto. E un’amministrazione opaca, che dice di volere la partecipazione, ma poi sceglie l’autoreferenzialità.
Concretezza pari a zero, delusione a mille.
Ora sentiamo il Sindaco annunciare una sperimentazione che viene presentata come fosse la nuova chiave di volta per la ciclabilità. Se fossimo all’inizio del mandato, e non a pochi mesi dalla sua scadenza, le considerazioni potrebbero essere differenti.
Fatto oggi, questo annuncio ha soprattutto il sapore, neanche tanto dissimulato, di un lancio di propaganda elettorale, buono forse per confondere i più distratti, rispetto alle tante promesse tradite. Altri ne seguiranno, è facile prevederlo.
Ma non siamo tutti sprovveduti. E neanche smemorati.
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY)