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Io pedalo. E tu? di Filippa Lagerback (10/04/2013)

Presentazione del libro Io pedalo. E tu? di Filippa Lagerback e consegna da parte di Giulietta Pagliaccio, neo-eletta Presidente della FIAB, del riconoscimento "Amica della Bicicletta".

Foto di Maria Gabriella Berti:
https://plus.google.com/photos/102164070125279372664/albums/5865348359724513281?authkey=CLnts7X4lL_S9AE

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Bicisicura (06-07/04/2013)

Ciclobby promuove la sicurezza per chi va in bici, a cominciare dalla bicicletta che deve essere sempre in ordine, con freni efficienti e luci funzionanti.
Per questo organizziamo periodicamente delle postazioni dove i meccanici volontari di Ciclobby controllano le bici dei passanti ed effettuano piccole riparazioni.
Questi appuntamenti che chiamiamo Bicisicura sono coordinati da Marco Capecchi.
Qui sotto il suo racconto delle giornate di sabato e domenica.

Ieri, in un clima mite, abbiamo installato il nostro cavalletto e steso i nostri panni al sole nel cortile della Scuola Cadorna gremito di bambini che giocavano allegramente.

Due sole, le bici riparate ( ma non mi aspettavo di più ), ma ho avuto l'occasione di parlare al microfono della neonata GallaRadio, radio del quartiere Gallaratese, ho avuto modo di cimentarmi per più di un'ora come meccanico insieme a Mirko avendo alla fine ragione di una bici tosta, dai freni tostati dal sole e dalla ruggine, ed ho acquistato alla nostra causa Davide, un giovane, simpatico e di Sesto San Giovanni che aveva partecipato ad un nostro recente direttivo.
Gli è bastato riparare una sola bici per dirsi entusiasta dell'idea (potenza della gioventù...).
Benvenuto a bordo Davide! e speriamo di collaborare con la limitrofa città.

A contorno un'andata e ritorno con il carrellino stracolmo e strapesante, con le ruote svergole, la insofferenza alle buche ed ai dossi, una velocità massima di 10/12 Kmh pena il ribaltamento.
Ecco, se un giorno dovete punirvi per qualche malefatta provate questa esperienza... ne uscirete redenti!

Ma veniamo a quell'oggi nato sotto la pioggia e terminato con una serena giornata primaverile in quel di via Palestro.
Pronti/via dalla sede partiamo, io con il triciclo stracolmo (lo stracolmo è una costante di questi viaggi, cambia solo il mezzo) e Federico "il rosso" a bordo della sua cargo-bike nella quale portava oltre alla sua enorme attrezzatura completa, anche il nostro gazebo ed un tavolino leggero.

Arriviamo quasi puntuali in Palestro dove i musici erano già andati via ma erano in quella giunti Donata, Massimo, Santo, Vanna, Juan Carlos ed altri meccanici. Direi... meglio della NASA e dei suoi viaggi spaziali!

Un po' strani eravamo, io e Federico carichi di tutto e con quei due particolari "Velocipedi" (come quei carretti pieni di suppellettili che si vedevano nei vecchi film del dopo guerra), tanto da destare subito la curiosità dei passanti e di qualche ciclista stupito che s'è subito fermato.

Appendere poi lo striscione di Bicisicura è stato come rovesciare un barattolo di miele per attirar le api... NON abbiamo avuto neppure il tempo di attrezzare il sito che subito i nostri magnifici erano al lavoro. Come sempre di tutto e di più, giovani e meno giovani, italiani e stranieri.

Li abbiamo contati questa volta, in modo "scientifico". Abbiamo buttato a mare la teoria di Cont Al Farloch che usava il superato sistema ASCA (a spanne con arrotondamento) per cavalcare il rivoluzionario metodo BNEP (bigliettini numerati e preconfigurati): un successone grazie soprattutto alla grande interprete di questo metodo, Donata che non ha quasi perso un colpo (grande correttrice di bozze qual è). Ne abbiamo contati ben 57 (più qualche ragionevole infiltrato...). Il tutto dalle 14,45 alle 18,15 circa... Pazzesco... (Massimo dirà: non ho mai lavorato così tanto...)

Giuseppe, Massimo, Franco, Luigi, Mirko,Santo,Federico il rosso, Juan Carlos, Sergio, Marco Mazzei agli attrezzi, io con loro ad organizzare, sporcarmi le mani a fare un po' di tutto, anche qualche foto, Vanna alla consolle a far girare il disco della propaganda e ad assicurarsi i pagamenti, Donata dal caschetto bianco a fare la spola continua tra la folla di gambe, ruote, bici, attrezzi, ricambi, cani, bambini e passanti e nel contempo abilissima distributrice di numeri e calendari.

 

Devo un grazie a tutti quanti per questo pomeriggio straordinario o... come diceva Verdone "un sacco bello" Mi ripeterò senz'altro: io AMO il lavoro di team perchè può essere l'espressione umana della felicità terrena. Quel dare senza reticenze, per il piacere di farlo e di farlo bene, al meglio, senza personalismi, senza invidie, senza reticenze, senza protagonismi. Ognuno per quello che sa, tutti per lo stesso ideale. Tre esempi su tutti, oggi (non si offendano gli altri): Marco Mazzei, passato per caso, si è fermato quasi sin dall'inizio ed è stato con noi sino alla fine; non aveva previsto, poteva andarsene quando voleva ed è rimasto. Juan Carlos, argentino, ha partecipato ad un nostro corso di manutenzione. Ha risposto ad una mia mail inviata a tutti gli iscritti ai corsi. Ha una famiglia, tre figli, una moglie che lavora di sabato e domenica ma anche tanta voglia di fare volontariato. E' venuto, si è inserito alla grande, si è dato da fare, di tutto e di più. Sergio, argentino pure lui, ha partecipato venerdì al corso avanzato di manutenzione, si è divertito, Massimo lo ha invitato a Bicisicura ed è venuto. GRAZIE...GRAZIE...GRAZIE RAGAZZI/RAGAZZE un dono gradissimo da tutti voi per un pò di felicità.

  Marco Capecchi

Giornata FAI: Deposito Locomotive Officina FS Milano Smistamento (24/03/2013)

In occasione delle giornate del FAI 23/24 Marzo 2013, alle officine meccaniche FS di via Corelli 61 a Milano
Foto di Raffaele Peccioli e Maurilio Grassi.

Il racconto di Maurilio Grassi:

Come previsto l'acqua non si è fatta attendere.
Stamattina una rappresentanza di Fiab-Ciclobby-Milano iscritti alla visita presso il Deposito Locomotive e Officine FS Milano Smistamento, luogo straordinariamente aperto nell'ambito delle giornate "XXI Giornata FAI di primavera" 23/24 marzo 2013 con la collaborazione delle FS.

Breve cenno storico
"Il Deposito nasce nel 1931, a seguito dell'apertura della nuova stazione di Milano Centrale, come grande scalo merci ed impianto di ricovero emanutenzione delle locomotive. In origine era dotato di due piattaforme girevoli, utilizzate per l'inversione del senso di marcia delle locomotive a vapore, di cui una tuttora esistente ed in esercizio. Oggi il deposito, offre inoltre supporto alle attività di restauro svolte, in collaborazione con le associazioni, sulla flotta dei rotabili storici."

Aspetto tre persone che mi avevano telefonato per la visita e che non conosco, presso i Giardini di Porta Venezia davanti a Planetario.
Attendo fiducioso oltre il tempo stabilito, intanto passa correndo, in Corso Venezia una variopinta, affannata, fradicia moltitudine di persone per la corsa cittadina più famosa, la StraMilano, corsa stracittadina giunta alla sua 42° edizione.
Dunque sono qui ed aspetto, sono fradicio anch'io. Poi arriva un nostro carissimo capogita, e si ferma pure, poi ancora un altro nostro socio, ora siamo in tre e partiamo per via Corelli. La città è grigia, piove, il traffico automobilistico deviato dalla grande manifestazione è scarso.

(...)

Oggi invece pedaliamo in una Milano umida e piovosa verso la periferia sud, cerchiamo tutte le piste ciclabili possibili e chiacchierando lentamente arriviamo ad un'altro appuntamento previsto con una nostra socia, iscritta alla giornata del FAI.
Siamo allegri nonostante la pioggerella incessante, è talmente presto chel'ultima arrivata ci propone una deviazione all'Ortica, una zona della vecchia Milano, perché conosce una pasticceria Siciliana con delle paste... e mentre lo dice le ridono gli occhi e la lingua saetta tra le labbra.
Cinque minuti dopo eravamo seduti e fumanti di vapore intorno ad un tavolo della pasticceria. Aveva proprio ragione, caffè e paste da non dimenticare.

Siamo arrivati in Via Corelli al 61, nonostante la giornata piovosa una grande folla è in attesa di entrare nelle officine, siamo di Ciclobby, ci fanno entrare immediatamente con le bici, le mettiamo accanto ad una graziosa chiesetta di legno, arrivano anche i soci di Fiab-SegrateCiclabile sono solo due ma valorosi, contenti di essere presenti.

Firmata la liberatoria, siamo accompagnati da un volontario del FAI che ci accoglie. Formato un gruppo di persone, per prima cosa ci rammenta che il luogo non è un museo ma una officina meccanica delle FS attiva, aperta per l'occasione per noi, dobbiamo prestare la massima attenzione alle buche ed agli attrezzi che si trovano nell'interno delle grandi officine. Nell'interno degli enormi edifici sonnecchiano arrugginite locomotive in attesa di essere revisionate, grigi e pesanti carrelli dell'inizio dello scorso secolo sono in attesa di essere utilizzati per provare la tenuta delle nuove massicciate del sedime ferroviario.

Facciamo numerose soste dove i volontari delle FS ci illustrano i lavori chevengono eseguiti sul materiale rotabile. In fondo al primo capannone giace smembrata una locomotiva a vapore in attesa di essere riassemblata. Sembra un immenso cetaceo spiaggiato. Le travi che compongono l'ossatura sono spesse tre dita, i chiodi che le saldano assomigliano a grossi proiettili conficcati nel metallo, la caldaia poco più avanti è grigia ed annerita dal fuoco e arrugginita dall'acqua, le ruote non si vedono, possiamo solo immaginare la grandezza.
Usciamo, ci attende uno scenario incredibile. Fate conto di vedere la corolla di una grandissima margherita appoggiata in terra con tanti petali. I petali sono i binari di una grande piattaforma girevole, mezza margherita, ha il ricovero per le locomotive l'altra metà movimenta il materiale ferroviario in attesa di entrare. Che spettacolo! Per l'occasione all'estremità di ogni petalo è ferma una locomotiva. Ci sono 5 fumanti locomotive nere a vapore, fumanti appunto, pronte per partire, poi una serie di 19 motrici che ripercorrono tutto il cammino e l'innovazione di quelle superbe e straordinarie macchine, frutto dell'ingegno dell'uomo.

Non sento più le mani, che freddo, faccio fatica ha stringerle, siamo tutti inzuppati fino al collo, ci guardiamo, abbiamo capito che è ora di rientrare.
L'ultimo sguardo a Camilla E 636, è una aggraziata locomotiva dai colori vivaci.

Recuperiamo le biciclette presso la chiesetta che ci ripara dalla pioggiamentre tentiamo un cambio di vestiti.
Rientriamo verso Milano, la solita socia ci indica un percorso alternativo, accettiamo. Non abbiamo percorso ancora un chilometro, siamo in aperta campagna, transitiamo accanto ad una antica cascina, dove un cartello indica la presenza di un piccolissimo mercato biologico, entriamo e appoggiamo le bici sotto il portico, ci offrono un bicchiere di rosso...
Ma questa è un'altra storia.

Saluti

   Maurilio

Bicinfesta di Primavera 2013 (17/03/2013)

Foto e video dalla festa dei ciclisti milanesi.

Nella sezione Bicinfesta altre foto e video.

Qui trovate le foto di:

  • Valerio Montieri (1-4)
  • Antonella Titomanlio (5)
  • Anders Weinar (6-12)
  • Paolo Donato Seminara (13-26)
Milano dal passato al futuro (09/03/2013)

Giro nel quartiere Garibaldi/Porta Nuova alla ricerca di grattacieli vecchi e nuovi.
Conduce il giro l'archettetto Valerio Montieri. Collaborazione di Fondazione Riccardo Catella.

Foto di Massimo Conter

L'ing. Gastaldi di Hines illustra le caratteristiche ecosostenibili dei nuovi grattacieli di Porta Nuova.

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