Ciclobby promuove la sicurezza per chi va in bici, a cominciare dalla bicicletta che deve essere sempre in ordine, con freni efficienti e luci funzionanti.
Per questo organizziamo periodicamente delle postazioni dove i meccanici volontari di Ciclobby controllano le bici dei passanti ed effettuano piccole riparazioni.
Questi appuntamenti che chiamiamo Bicisicura sono coordinati da Marco Capecchi.
Qui sotto il suo racconto delle giornate di sabato e domenica.

Ieri, in un clima mite, abbiamo installato il nostro cavalletto e steso i nostri panni al sole nel cortile della Scuola Cadorna gremito di bambini che giocavano allegramente.

Due sole, le bici riparate ( ma non mi aspettavo di più ), ma ho avuto l'occasione di parlare al microfono della neonata GallaRadio, radio del quartiere Gallaratese, ho avuto modo di cimentarmi per più di un'ora come meccanico insieme a Mirko avendo alla fine ragione di una bici tosta, dai freni tostati dal sole e dalla ruggine, ed ho acquistato alla nostra causa Davide, un giovane, simpatico e di Sesto San Giovanni che aveva partecipato ad un nostro recente direttivo.
Gli è bastato riparare una sola bici per dirsi entusiasta dell'idea (potenza della gioventù...).
Benvenuto a bordo Davide! e speriamo di collaborare con la limitrofa città.

A contorno un'andata e ritorno con il carrellino stracolmo e strapesante, con le ruote svergole, la insofferenza alle buche ed ai dossi, una velocità massima di 10/12 Kmh pena il ribaltamento.
Ecco, se un giorno dovete punirvi per qualche malefatta provate questa esperienza... ne uscirete redenti!

Ma veniamo a quell'oggi nato sotto la pioggia e terminato con una serena giornata primaverile in quel di via Palestro.
Pronti/via dalla sede partiamo, io con il triciclo stracolmo (lo stracolmo è una costante di questi viaggi, cambia solo il mezzo) e Federico "il rosso" a bordo della sua cargo-bike nella quale portava oltre alla sua enorme attrezzatura completa, anche il nostro gazebo ed un tavolino leggero.

Arriviamo quasi puntuali in Palestro dove i musici erano già andati via ma erano in quella giunti Donata, Massimo, Santo, Vanna, Juan Carlos ed altri meccanici. Direi... meglio della NASA e dei suoi viaggi spaziali!

Un po' strani eravamo, io e Federico carichi di tutto e con quei due particolari "Velocipedi" (come quei carretti pieni di suppellettili che si vedevano nei vecchi film del dopo guerra), tanto da destare subito la curiosità dei passanti e di qualche ciclista stupito che s'è subito fermato.

Appendere poi lo striscione di Bicisicura è stato come rovesciare un barattolo di miele per attirar le api... NON abbiamo avuto neppure il tempo di attrezzare il sito che subito i nostri magnifici erano al lavoro. Come sempre di tutto e di più, giovani e meno giovani, italiani e stranieri.

Li abbiamo contati questa volta, in modo "scientifico". Abbiamo buttato a mare la teoria di Cont Al Farloch che usava il superato sistema ASCA (a spanne con arrotondamento) per cavalcare il rivoluzionario metodo BNEP (bigliettini numerati e preconfigurati): un successone grazie soprattutto alla grande interprete di questo metodo, Donata che non ha quasi perso un colpo (grande correttrice di bozze qual è). Ne abbiamo contati ben 57 (più qualche ragionevole infiltrato...). Il tutto dalle 14,45 alle 18,15 circa... Pazzesco... (Massimo dirà: non ho mai lavorato così tanto...)

Giuseppe, Massimo, Franco, Luigi, Mirko,Santo,Federico il rosso, Juan Carlos, Sergio, Marco Mazzei agli attrezzi, io con loro ad organizzare, sporcarmi le mani a fare un po' di tutto, anche qualche foto, Vanna alla consolle a far girare il disco della propaganda e ad assicurarsi i pagamenti, Donata dal caschetto bianco a fare la spola continua tra la folla di gambe, ruote, bici, attrezzi, ricambi, cani, bambini e passanti e nel contempo abilissima distributrice di numeri e calendari.

 

Devo un grazie a tutti quanti per questo pomeriggio straordinario o... come diceva Verdone "un sacco bello" Mi ripeterò senz'altro: io AMO il lavoro di team perchè può essere l'espressione umana della felicità terrena. Quel dare senza reticenze, per il piacere di farlo e di farlo bene, al meglio, senza personalismi, senza invidie, senza reticenze, senza protagonismi. Ognuno per quello che sa, tutti per lo stesso ideale. Tre esempi su tutti, oggi (non si offendano gli altri): Marco Mazzei, passato per caso, si è fermato quasi sin dall'inizio ed è stato con noi sino alla fine; non aveva previsto, poteva andarsene quando voleva ed è rimasto. Juan Carlos, argentino, ha partecipato ad un nostro corso di manutenzione. Ha risposto ad una mia mail inviata a tutti gli iscritti ai corsi. Ha una famiglia, tre figli, una moglie che lavora di sabato e domenica ma anche tanta voglia di fare volontariato. E' venuto, si è inserito alla grande, si è dato da fare, di tutto e di più. Sergio, argentino pure lui, ha partecipato venerdì al corso avanzato di manutenzione, si è divertito, Massimo lo ha invitato a Bicisicura ed è venuto. GRAZIE...GRAZIE...GRAZIE RAGAZZI/RAGAZZE un dono gradissimo da tutti voi per un pò di felicità.

  Marco Capecchi

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