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Mobilità di emergenza - le proposte di Fiab Milano

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Il momento presente ci fa toccare con mano l'urgenza di immaginare e realizzare una mobilità diversa.
Un'urgenza che FIAB Milano Ciclobby segnala da decenni, ma che non è stata ascoltata con la dovuta attenzione.

PREMESSO CHE:

  • siamo in una situazione di emergenza e come tale i primi immediati interventi devono essere improntati a questa emergenza e urgenza
  • oggi appare essenziale risolvere una situazione già critica prima della crisi Covid ed accelerare nella realizzazione di una vera e propria rete ciclabile cittadina
  • dobbiamo affrontare ora e subito situazioni che non possono trovare soluzione con l'utilizzo degli stessi strumenti e pensieri adoperati fino ad ora e che in buona parte erano comunque già obsoleti se non sbagliati
  • i 35 km di ciclabilità presentati dal Comune sono troppo pochi in questa fase per soddisfare i bisogni che si prevede si manifesteranno ora e anche nelle fasi successive.

PROPONIAMO:

una serie di strumenti tecnici e di norme che consentano di adeguare rapidamente Milano alle esigenze di una moderna mobilità, strutturando la città non solo per l'immediato, ma anche per il futuro.

Alla fine di aprile ultimo scorso, un gruppo di associazioni e organizzazioni ciclistiche e ambientaliste attive a Milano, convocate dall'assessore Granelli per un confronto sulle azioni da intraprendere nell'immediato, ha prodotto e consegnato all'assessore e al suo staff un documento congiunto con le proposte da attuare da subito contenente gli strumenti per realizzare un vero Progetto di ciclabilità d'emergenza che sia anche un "ponte" verso la Milano prevista dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), il cui scenario di realizzazione tuttavia ha un orizzonte a dieci anni.

I sottoscrittori di quel documento sono: FIAB Milano Ciclobby onlus, Genitori Antismog APS, Massa Marmocchi, Legambiente Lombardia onlus, Legambici APS, Cittadini per l'Aria onlus, Alleanza Mobilità Dolce, Bikeitalia.it/Bikenomist Srl, Ciclica Srl, AssoBICI.

Cliccando su Leggi tutto o scaricando il pdf allegato potete leggere le linee guida delle azioni proposte, le 7 originali più alcune nostre aggiunte.

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Riaprire le Alzaie

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Il Coordinamento FIAB Lombardia ha inviato la seguente comunicazione al Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi per chiedere che venga consentito il transito a ciclisti e pedoni lungo le alzaie dei canali e navigli lombardi.

Riapertura delle alzaie dal 4 maggio 2020

Egregio presidente Folli,

leggiamo nel comunicato del 29/04/2020 "CONTENIMENTO COVID-19, FASE 2 – IL CONSORZIO CONFERMA LA CHIUSURA AL PUBBLICO DELLE PROPRIE ALZAIE" che lei ha inviato la seguente comunicazione a tutti i Sindaci dei Comuni attraversati dal Canale Villoresi, dalla Via d'Acqua Nord e da tutti i Navigli (Grande, Bereguardo, di Pavia, Martesana, di Paderno):

Ormai siamo nel pieno della primavera e le persone, dopo quasi due mesi di permanenza obbligata a casa, sono naturalmente invogliate ad uscire per quel poco che è stato concesso dall'ultimo provvedimento del Governo, anche se, come ribadisce la comunità scientifica, l'emergenza sanitaria non è ancora purtroppo sopita. Temiamo che le nostre alzaie possano diventare luoghi privilegiati per affluenze fuori controllo o addirittura per pericolosi assembramenti, evenienza che vogliamo a tutti costi evitare nell'interesse pubblico.

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Siamo i primi ad auspicare un ritorno alla frequentazione delle alzaie, a fronte anche di tutti gli interventi migliorativi attuati negli ultimi anni in molti tratti del reticolo di nostra competenza, ma questo dovrà avvenire esclusivamente in sicurezza. Una leggerezza da parte nostra in tal senso, oltre a mettere in pericolo la salute di tutti, non farebbe altro che vanificare i sacrifici fatti sinora, in modo esemplare, dai cittadini.

La bicicletta, che per le sue caratteristiche minimizza in modo naturale i rischi di promiscuità evitando la vicinanza reciproca e gli affollamenti, è sicuramente una delle soluzioni per rispondere ad una lunga serie di problemi di mobilità, di inquinamento, di salute pubblica. Ciclisti e pedoni rappresenteranno una risorsa fondamentale nelle fasi di riapertura di tutte le attività delle prossime settimane, per evitare la paralisi negli spostamenti sulle nostre strade.

CONSIDERATO CHE

  • Il DPCM del 26/04/2020 precisa che "L'uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l'attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all'aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale";
  • a Legge 11 gennaio 2018, n. 2 - Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica – specifica che "Lo Stato, le regioni, gli enti locali e gli altri soggetti pubblici interessati" devono perseguire "l'obiettivo di promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative [...]" e che il "recupero a fini ciclabili, per destinazione a uso pubblico, di strade arginali di fiumi, torrenti, laghi e canali" è previsto nella definizione della Rete ciclabile;

CHIEDIAMO

che dal 4 maggio venga consentito il transito a pedoni e ciclisti lungo le alzaie di pertinenza del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi e che indicazioni in tal senso vengano date anche per i tratti concessionati ad altri Enti.
Le alzaie dovranno comunque consentire il transito dei ciclisti nei giorni lavorativi, in quanto costituiscono parte integrante della rete di mobilità.

FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta
Coordinamento Lombardia

3 maggio 2020

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Ordinanza Liberi Tutti

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Il 30 aprile il sindaco Sala ha emanato una nuova ordinanza in preparazione della Fase 2 di ripartenza delle attività lavorative e commerciali.

https://www.comune.milano.it/documents/20126/78875953/OrdinanzaSindacoN21del30042020.pdf/580922d8-e9c2-a3e7-6b15-d009a7ed2ee8?t=1588260211739

Com'era prevedibile, la riapertura odierna non ha causato immediatamente intasamenti e blocchi a causa degli spostamenti in città; non tutte le attività sono riprese, la Fase 2 è stata concepita per essere graduale e i cittadini, se possono, cercano di evitare spostamenti e contatti sociali superflui.

L'ordinanza comunale invece ha decretato fin da subito l'accesso libero alle ZTL, ad Area B e Area C, la sosta libera e gratuita praticamente ovunque, sia negli spazi a pagamento (strisce blu) sia in quelli per residenti (strisce gialle), e la possibilità di utilizzo per tutti i veicoli delle corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico.

Questo provvedimento rappresenta un plateale invito ad utilizzare le automobili in contrasto con le dichiarazioni di sostegno a forme di mobilità diverse e più sostenibili.
È noto che la disponibilità di posti per la sosta funziona da elemento attrattore per le automobili e Milano non ha certo bisogno che ai problemi conseguenti al confinamento delle scorse settimane se ne aggiungano altri causati da un'invasione incontrollata di auto.

Rileviamo che ogni qual volta in città si verifica qualche problema, i primi a farne le spese sono quei cittadini che si spostano a piedi, con il trasporto pubblico o in bici, i quali si ritrovano a subire una città caotica, rumorosa, inquinata e pericolosa perché la priorità viene data a chi si sposta in auto.

La situazione in cui ci troviamo è sicuramente eccezionale, e sono quindi comprensibili provvedimenti altrettanto eccezionali, ma nulla vietava di procedere per gradi, adattando i provvedimenti alle condizioni che si verranno a creare nei prossimi giorni e settimane.
Come si usa dire, perché fasciarsi la testa prima di essersela rotta?

FIAb Milano Ciclobby