Impariamo ad andare in bici, in strada!

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Domenica 23 maggio si è svolta la lezione itinerante per apprendisti ciclisti, la prova su strada per coloro che hanno da poco imparato ad andare in bici, o se ne sono dimenticati (ma non si dice "Una volta imparato ad andare in bici..."?).

L'attività è stata coordinata da Marco Capecchi che così racconta l'esperienza.

Ce l'abbiamo fatta! Né morti né feriti ma solo uno scornato automobilista che ha dovuto imparare a sue spese di che pasta sono fatti gli uomini che pedalano in città... chissà se la prossima volta rispetterà chi attraversa la strada.

Il gruppo novizio era composto di quattro persone, tutte alquanto incerte. Le partenze sembravano sul ghiaccio, tanto zigozago, frenate da brivido, gambe larghe, piedi a terra. Insomma, manca un pò di esperienza. Quale percorso scegliere? Bene, se devono imparare che imparino e quindi li abbiamo portati a spasso a provare di tutto.
Ahimè Lisetta ci ha abbandonato quasi subito perchè non ha trovato affiatamento con la bici Graziella che le abbiamo prestato e più che pedalare camminava.
Siamo quindi ripartiti in 7: io in testa, Antonella che se la cava abbastanza bene, Paolo che "curava" Caterina che deve imparare a non frenare con i piedi, Mattia che ha fatto il percorso più lungo in assoluto con tutti gli zig zag che ha disegnato sull'asfalto controllato da Dario e Titta in coda.
Ognuno di noi aveva modo di occuparsi di un apprendista. Il coraggio e la determinazione non sono mancati a questi neo ciclisti urbani, in questo certamente favoriti dalla nostra presenza che ha loro garantito sicurezza in tutte le situazioni di traffico in cui ci siamo trovati. Alla fine sono stati tutti contenti ed anzi ci hanno chiesto di replicare questa iniziativa perchè la strada per l'autonomia e sicurezza è lunga.

Il percorso che abbiamo seguito è stato molto interessante, vario ed ha permesso di sperimentare diverse situazioni di traffico e di percorsi ciclabili, dalla pista di Via De Castillia, alla corsia di Corso di Porta Nuova, dalla corsia di Via Fatebenefratelli disegnata nella corsia riservata ad autobus e taxi, alla casa avanzata di Via Senato all'incrocio con via San'Andrea per girare a sinistra in direzione Via Palestro, alla corsia di Corso Venezia e Buenos Aires ed a quella di Viale Tunisia per arrivare poi in Vittor Pisani, Via Pirelli, e raggiungere la corsia di Via Galvani e Via Pola. Dulcis in fundo la circumnavigazione di Piazza Lagosta per imboccare la via Volturno, raggiungere la De Castilla e quindi la sede.
Il tutto inframmezzato da tratti di strada non protetta come la via Sassetti, il breve tratto di Viale Regina Giovanna necessario per poter fare la svolta ad U all'altezza di Via Cadamosto e permettere di imboccare Viale Tunisia, oppure quello di VIa Pirelli e via Cardano per arrivare in via Galvani. Dimenticavo... c'è stato pure un necessario taglio delle rotaie del tram in Via Palestro per superare un taxi che stava caricando delle persone. Ostacolo superato a pieni voti.
Insomma, ne hanno viste di tutti i colori. Ma tutto si è svolto con molta tranquillità e senza pericolo per nessuno.
9,5 Km in totale. Hanno solo chiesto un po' d'acqua alla fine...

Sono tornato a casa stanco morto, il livello di attenzione è sempre alto in questi casi, ma tutto passa quando si vedono volti soddisfatti e persone che imparano a superare le proprie difficoltà.

È un falso pensare che in bici si impara ad andare da piccoli, tanti sono i giovani che ce lo chiedono e tante le persone più mature che hanno smesso e che ora desiderano riprendere.

Un po' di foto della lezione:

https://photos.google.com/share/AF1QipPAjvzyAMxUbokjlc63z41D9LHWf4RfYxzS_-PX_pzrbGfVvE1CTevdZvwTN15FLw?key=SFFXUDZ1VkpEcjRmbTBRM2Vha2g2WlZQYno0S2N3

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