20200202 DomenicaNoAuto
Qualche giorno fa, il sindaco di Milano Beppe Sala, visto il persistente superamento dei valori-limite per gli inquinanti in atmosfera, ha annunciato il blocco delle auto per domenica 2 febbraio 2020.
La situazione concernente i livelli di smog, e la loro pericolosità e tossicità, è nota da tempo. Le misure di contrasto messe in atto appaiono invece spesso esitanti, diluite nel tempo, incoerenti, inefficaci, e continua a mancare il senso dell'urgenza che dovrebbe governare le scelte politiche ad ogni livello su questo fronte per tutelare non solo la qualità della vita, concetto per molti inafferrabile, ma anche il bene salute che, pur essendo costituzionalmente protetto (art. 32), viene di fatto fortemente compromesso, se non addirittura annientato, vivendo in un ambiente gravemente inquinato (Milano è su questo in testa alle classifiche europee).
Ciò che il Comune di Milano, con Area B, la low emission zone, sta mettendo in atto, è sì necessario, ma anche troppo debole per essere efficace, sia considerando che sono previsti diversi scaglioni per una graduale entrata a regime del provvedimento, che traguarda addirittura al 2030, sia per le molte deroghe che sono state consentite. Ed è impensabile che Milano possa da sola gestire anche soltanto l'ingresso quotidiano in città delle molte centinaia di migliaia di veicoli: è evidente che deve esserci una intenzione comune tra tutti i Comuni almeno dell'area metropolitana.
Sconcerta poi l'atteggiamento di Regione Lombardia, che guarda il cielo sperando in un meteo favorevole alla dispersione o diluizione degli inquinanti, quasi non si rendesse conto della gravità della situazione, e addirittura contrasta e rallenta la già ridotta efficacia dei provvedimenti milanesi, con una deprecabile rincorsa al ribasso (v. per esempio https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2019/10-ottobre/14-20/qualita-aria-accordo-regione-e-comune-scatola-nera-move-in/qualita-aria-accordo-regione-e-comune-scatola-nera-move-in).
Con riferimento al provvedimento deciso in emergenza dal Comune di Milano per domenica per fermare le auto, va detto che una misura come il blocco in emergenza in un giorno festivo ha scarsa o nulla efficacia reale sull'abbattimento degli inquinanti, rivelandosi da questo punto di vista piuttosto inutile
Con ciò non si può invece trascurare che le cosiddette Domeniche a piedi (o, come si chiamavano al tempo della giunta Pisapia, le DomenicheASpasso) hanno soprattutto un valore "culturale": aiutare le persone a scoprire che senz'auto si può vivere.
E per questo motivo è molto opportuno che siano calendarizzate in anticipo, dunque a prescindere dall'andamento dei picchi di emissioni atmosferiche, anche mettendo a disposizione delle iniziative (come possono essere pedalate, passeggiate e altro) – o rendendone possibile l'organizzazione - per valorizzarne i contenuti.
Il blocco di domenica nasce invece come risposta (lo ribadiamo: di inconsistente efficacia) a una perdurante situazione di pericolosità per la salute causata dall'intensa e persistente cappa tossica di inquinamento atmosferico.
Ed appare quindi come un tardivo tentativo di mettere una pezza ad una lunga inerzia, con un approccio che, a dirla tutta, non ci piace.
Da questo punto di vista la forma è sostanza.
Per questo, pur avendo deciso di partecipare con alcune iniziative in bici nella giornata del 2 febbraio, auspichiamo che per il futuro anche il nostro Comune tenga conto di questa esperienza per cambiare strada nella direzione indicata.
FIAB Milano Ciclobby