Priorità alla sicurezza attiva
All'assemblea a Firenze dello scorso aprile è stata approvata una mozione che impegna la FIAB a privilegiare la sicurezza attiva (ovvero le politiche per la riduzione dell'incidentalità) rispetto a quella passiva, cioè autoprotezione del ciclista e del pedone.
La FIAB adotta integralmente quanto ribadito dalla propria Federazione Europea (ECF) e cioè che "Andare in bicicletta è un'attività sicura, divertente e salutare, ugualmente, sia che si indossi un casco, sia che non lo si indossi" (Cycling is a safe, fun and healthy activity whether you wear a helmet or not).
Conferma la posizione già espressa in passato dal proprio Consiglio Nazionale e manifesta la sua contrarietà ad ogni iniziativa volta ad introdurre l'obbligatorietà di dispositivi di "sicurezza attiva" a carico dei ciclisti, quali, a titolo esemplificativo, casco, gilet riflettente al di fuori delle ipotesi già attualmente previste dal vigente Codice della Strada, specchietti.
Tale posizione è stata approvata in assemblea quindi rappresenta la posizione ufficiale della FIAB.