Cose che non devono succedere
Giovedì scorso, durante il consueto giro serale della critical mass, è accaduto un episodio grave, di cui hanno riferito anche alcuni quotidiani.
In via Vittor Pisani, in prossimità del noto ristorante "Giannino", numerose autovetture di clienti sostavano all'interno della ciclabile (come pure sullo spartitraffico).
I ciclisti hanno chiesto l'intervento dei vigili, ma hanno dovuto attendere oltre un'ora perché finalmente si presentassero.
Nel frattempo veniva improvvisato dai partecipanti al critical mass un sit-in di protesta, bloccando al traffico una parte della carreggiata.
Poco dopo sorgevano discussioni e contestazioni con il personale e alcuni avventori del locale, documentate anche da riprese fotografiche e video che si trovano in rete. Le discussioni sono a un certo punto degenerate passando alle minacce e giungendo sino alle vie di fatto, con colluttazioni fisiche tra alcune persone del ristorante e alcuni ciclisti. Uno di questi, centrato da un pugno, è stato medicato al pronto soccorso.
I vigili, nuovamente contattati, a quel punto si presentavano sul luogo del fatto, essendosi ormai le auto in sosta quasi tutte dileguate, multando le poche rimaste e cercando di ricostruire l'accaduto.
Circolano versioni divergenti su chi ha aggredito chi. E non sta a noi, qui, entrare nel merito della vicenda.
Quel che è certo, tuttavia, è che è inammissibile che questa situazione di parcheggio abusivo, nota e denunciata da tempo, continui impunita ogni giorno.
Citiamo, tra i molti, un articolo del Corriere della sera di oltre un anno fa.
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_luglio_25/pista-ciclabile-vittor-pisani-paletti-gialli-maran-multe-1901170228689.shtml
Ricordiamo che, proprio sotto via Vittor Pisani, esiste da anni un parcheggio sotterraneo assai capiente, che risulta anche ampiamente sottoutilizzato. Mentre prospera la sosta abusiva in superficie, nella sostanziale indifferenza della polizia locale. Perché?
Non ci è stato ripetuto sino allo sfinimento, in tutti questi anni, che i parcheggi sotterranei servono proprio allo scopo di liberare la superficie dalle auto in sosta?
Il ristorante, frequentato da numerosi vip, risulta anche avere una convenzione con il suddetto parcheggio. Ma i clienti preferiscono continuare a lasciare le loro auto, spesso di grossa cilindrata, sui marciapiedi, sulla pista ciclabile o in altre situazioni vietate, ben sapendo che il rischio di subire contravvenzioni è irrilevante.
Allora, sarà pur vero che, rispetto a questo tipo di clientela, una contravvenzione per sosta vietata equivale all'incirca alla mancia data al cameriere, e quindi non costituisce un deterrente di particolare efficacia. Ma non ci pare un motivo valido per continuare a tollerare questa illegalità.
Invitiamo chi deve ad effettuare i controlli in modo sistematico. Anche per evitare il ripetersi di situazioni come quella sopra denunciata, i cui esiti potevano essere certamente ben peggiori.
Eugenio Galli (presidente Fiab Ciclobby Milano)