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Domenica 3 giugno è il #worldbicycleday

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Lo scorso aprile le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione che stabilisce che il 3 giugno di ogni anno sarà il #worldbicycleday, la giornata mondiale dedicata alla bicicletta.

ECF coglie l'occasione per dimostrare che la bicicletta è celebrata in ogni strada, in ogni città, in ogni paese d'Europa e probabilmente in ogni paese delle Nazioni Unite. Mae questo abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Domenica 3 giugno, dite a noi e al mondo cosa state facendo per festeggiare la ricorrenza del #worldbicycleday.

Vi chiediamo di scattare una foto o un video di voi stessi con i vostri amici, famiglia, colleghi, questa domenica di fronte a un punto di riferimento o a un cartello stradale che faccia riconoscere il luogo in cui è stata ripresa l'immagine.

Qui sotto uno scatto di un ciclista belga

Dopodiché postate l'immagine o il video su twitter o facebook con la didascalia: celebrating #worldbicycleday in... nomecittà o luogo

Non vediamo l'ora di vedere dove sarete a festeggiare il #worldbicycleday

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Parcheggio di via Borgogna: flashmob

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MOBILITA'. PARCHEGGIO DI VIA BORGOGNA - ATTIVISTI E AMBIENTALISTI ORGANIZZANO UN FLASHMOB PER UN UN USO ALTERNATIVO DELLO SPAZIO PUBBLICO

Protesta dei cittadini dopo la scelta del Comune di creare un parcheggio temporaneo al posto del cantiere del parcheggio interrato in via Borgogna, fermo da anni per questioni legali

Milano, 31 maggio 2018 - I cicloattivisti della Milano Bicycle Coaltion insieme ai Genitori Antismog e FIAB Milano Ciclobby, hanno organizzato ieri sera un "flashmob", un aperitivo, partite a scacchi e di badminton in via Borgogna dove da pochi giorni è stato creato un parcheggio temporaneo al posto del cantiere per la creazione di un parcheggio interrato, bloccato da anni per questioni legali.

Per Guia Biscaro presidente di Ciclobby "in nessuna città europea si avrebbe avuto il coraggio anche solo di pensare ad un parcheggio gratuito per auto ad uso esclusivo dei residenti e di moto in una zona così centrale. Con questa iniziativa abbiamo dimostrato come avrebbe dovuto essere: spazio pubblico per le persone. Inoltre, non è stata installata neanche una rastrelliera per le bici, quando in un posto auto ci stanno comodamente 8-10 biciclette".

Marco Ferrari, presidente dei Genitori Antismog si dichiara "deluso dai toni trionfalistici che l'assessore Marco Granelli ha usato per annunciare questa brutta soluzione, soprattutto per il fatto che l'assessore aveva collaborato ed era entusiasta dell'esperienza di #tréntaMI di qualche settimana prima, dove abbiamo fatto esattamente il contrario: spazio pubblico restituito alle persone con una sperimentazione di zona 30 nella zona di piazza San Luigi"

Per Marco Mazzei di Milano Bicycle Coalition: "la soluzione temporanea adottata in via Borgogna è una delle cose più brutte che si sono viste a Milano negli ultimi 10 anni. È un luogo che sembra il set di un film dell'orrore, uno spazio che ci riporta indietro negli anni Cinquanta e Sessanta quando pensavamo che fosse necessario riempire le piazze delle città con le automobili. Via Borgogna fa ancora più impressione alla luce del percorso che Milano ha avviato per immaginare la città del futuro, città nella quale ci dovrà essere molto più spazio per le persone (panchine, tavolini, dondoli, ombrelloni) e molto meno per le automobili".

Altre immagini del flashmob.

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TrèntaMI Zona30 gente contenta: com'è andata

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E' passata poco più di una settimana da quando piazza San Luigi, via Scrivia, via Tagliamento e via Don Bosco sono tornate ad essere come lo sono sempre state in questi anni: spazi inospitali, per non dire brutti, Invasi dalle auto in divieto di sosta o ammassate agli incroci, i lunghi attraversamenti pedonali resi più perisolosi dalla velocità con cui gli automobilisti effettuano le svolte.

Per quattro giorni, dal 10 al 13 maggio, grazie al progetto "tréntaMi" gli abitanti della zona hanno potuto "toccare con mano" cosa vuol dire vivere in quartiere che sia davvero una Zona 30. I Genitori Antismog, insieme con FIAB Milano Ciclobby, con la consulenza e su progetto di Matteo Dondé, con la collaborazione del Comune di Milano, hanno "trasformato" il volto di un quartiere rallentando le auto, rendendo più agevoli gli spazi pubblici, aumentando quindi la sicurezza e la vivibilità.

Abbiamo portato a compimento un percorso iniziato esattamente un anno prima, il 5 maggio 2017, quando il sindaco Beppe Sala e l'assessore Marco Granelli hanno dato il loro benestare alla nostra idea: realizzare, per la prima volta a Milano - e in Italia in una grande città - una sperimentazione di Zona 30 progettata "dal basso" e partecipata da associazioni e cittadini.
Ma tutto nasce ancora prima, dall'architetto urbanista Matteo Dondé, che ha portato in Italia questo modo di progettare le Zone 30, già diffuso in Europa, realizzando dal 2013 al 2015 le sperimentazioni di Terni, Modena, Casalmaggiore e Reggio Emilia. Con Matteo Dondé e con il supporto dei tecnici dell'Assessorato alla mobilità e ambiente del Comune di Milano e AMAT, abbiamo quindi individuato l'area, progettato e realizzato la sperimentazione.

Cosa significa moderazione del traffico?
Non significa banalmente far andare più piano le auto, quanto invece affrontare il problema della qualità degli spazi pubblici urbani.
La ZONA 30 è uno strumento efficace per riqualificare lo spazio pubblico e incentivarne gli usi: con la trasformazione di una strada urbana in ZONA 30 aumentano gli spazi pedonali; migliora la convivialità sulla strada; la circolazione diventa più fluida e i negozi di quartiere hanno "parcheggiate" davanti alle vetrine... le persone!

Un altro importante elemento a favore delle Zona 30 è che consentono di recuperare spazio oggi inutilmente sprecato per le carreggiate, e spesso occupato da auto in sosta vietata e pericolosa, come la doppia fila e agli incroci, a favore della riqualificazione dello spazio pubblico per tutti gli utenti della strada.

(Per chi volesse approfondire l'argomento consigliamo questo documento:
https://www.slideshare.net/MatteoDond/ragioni-tecniche-citt-30-e-lode)

Come è andata? Le foto potrebbero bastare per dire che è andata benissimo! Sul campo abbiamo potuto constatare come il traffico abbia rallenato, come i pedoni – anzi: le persone! - si potessero muovere con maggiore facilità e sicurezza, soprattutto bambini, anziani e persone con mobilità ridotta, e di come gli spazi liberati dalle auto in divieto di sosta venissero occupati dai cittadini per momenti di socialità e convivialità. Infine anche gli automobilisti si muovevano meglio riuscendo a parcheggiare con più facilità.

Ecco perché #zona30gentecontenta!

Sulla pagina Facebook: http://www.facebook.com/genitoriantismog potrete trovare molte foto di quei giorni con l'hashtag #tréntaMi e i rilanci sulla nostra pagina https://www.facebook.com/FIABMILANO

In questi due video il progettista Dondé spiega gli interventi principali attuati in via Scrivia https://www.facebook.com/genitoriantismog/videos/1624077030995389/) e l'incrocio fra via Don Bosco e via Tagliamento https://www.facebook.com/genitoriantismog/videos/1623085254427900/)

E ora?

Vorremmo, se le risorse ce lo consentono, portare questa sperimentazione in altri quartieri di Milano: abbiamo già ricevuto tantissime richieste da parte di cittadini di altre zone che hanno visto l'intervento al Corvetto e vorrebbero che una simile sperimentazione fosse fatta nel loro quartiere.

Vorremmo, soprattutto, che queso concetto di ridistribuzione dello spazio pubblico tra tutti gli utenti della cittò, pensato prima di tutto per le persone, diventasse il concetto-base da cui partire per progettare gli spazi urbani, così come ormai succede nelle città avanzate di tutto il mondo.

Concludiamo ringraziando gli sponsor Patagonia e Vittoria Italia, che hanno reso possibile questo progetto, la social street "piazza San Luigi e dintorni" e le associazioni di zona per le attività nel quartiere, Confesercenti Milano e i negozianti che credono come noi che la moderazione del traffico e quartieri più vivibili portino più clienti e più affari. Ringraziamo inoltre i tecnici dell'Assessorato Mobilità e Ambiente per il loro supporto fattivo (e anche pratico durante l'allestimento), AMSA e la Polizia Locale di Municipio 4, il Municipio 4 nella persona del suo presidente Paolo Guido Bassi
Infine grazie a tutti i volontari di Genitori Antismog e di FIAB Milano Ciclobby così come ai cittadini che hanno lavorato con noi per realizzare questa sperimentazione.

Altre foto: http://www.ciclobby.it/cms/foto/foto-di-eventi-cittadini/gallery/479